Berlusconi: è guerra civile. Da pm legge contro di me
Silvio Berlusconi torna all'attacco dei pm di Milano e infuoca la polemica sulla giustizia parlando di "guerra civile". "Mai in Italia - ha detto in un comizio elettorale a Olbia - si è verificata una stagione con una vita politica all'insegna di una guerra civile come adesso. Gli insulti e le calunnie di cui sono oggetto sono terrificanti. C'è un uso del diritto come arma politica contro colui che la sinistra considera come un nemico politico". Ma poi tiene a precisare: "ieri a Milano ho parlato dei pm, non dei giudici. Anzi ho sottolineato che le accuse rivolte dai pm non trovano rispondenza nelle decisioni dei giudici". Il premier torna ad accusare la Consulta di essere "di sinistra" e di "abrogare tutte le nostre leggi" e "così non è più possibile, anche qui si deve cambiare". E poi l'attacco alla sinistra che lo accusa di sottrarsi ai processi: "domani mattina - ha ricordato Berlusconi - come divertimento mi recherò al tribunale di Milano. E' surreale : si tratta di un episodio di cui non ho nessuna conoscenza, con una persona che non ho mai conosciuto, un tale Mills, e che risalirebbe a 16 anni fa... Questi della sinistra dicono, ancora senza vergognarsi, "fatti processare"...io che ho avuto 2.567 udienze, l'uomo più processato dell'universo... Evidentemente volevano la mia presenza fisica...gli ho dato anche questa soddisfazione". Quindi, ribadisce il suo impegno a fare una riforma della giustizia e torna ad attaccare "il signor Fini che in tutti questi anni ci ha sempre detto "no" e poi abbiamo capito che aveva un patto con i magistrati".