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«Con noi mai la patrimoniale»

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«Seprendo meno di 53 mila preferenze tutta la sinistra mi fa il funerale». Sorride Silvio Berlusconi. Al Palasharp di Milano per sostenere la ricandidatura di Letizia Moratti a sindaco, invita a portare a votare «anche vecchie fidanzate e vecchi fidanzati». È netto: «Per la libertà e la buona amministrazione si può e si deve fare ogni sforzo perché Milano si dia al primo turno un'amministrazione che non deve essere di sinistra». Poi attacca i magistrati. Riferendosi a quelli della Procura di Milano, dice: «Sono ancora lì a ripetere il loro tentativo di eversione della volontà popolare, questa è una patologia, un cancro della nostra democrazia, che dobbiamo levare». Il premier rilancia un Csm «formato da componenti laici e da magistrati che dovranno essere estratti a sorte tra i 9 mila magistrati italiani» e torna a criticare la Corte Costituzionale «prona alle richieste dei pm di sinistra». Su questo punto insiste. Secondo il premier «i pm di sinistra impugnano le leggi che non gli garbano e le portano davanti alla Corte Costituzionale che ha 11 giudici di sinistra e 4 di centrodestra, grazie a un susseguirsi di presidenti della Repubblica espressione della sinistra». Un giovane lo contesta, il premier replica dal palco: «Ci vediamo fuori che le spiego». Poi precisa: «A noi liberali non verrebbe mai in mente di disturbare la comunicazione di un leader della sinistra, anche qui dimostrate quanto siete illiberali. Anche questi comportamenti invitano a votare per la libertà». Non dimentica Fini e i fedelissimi del presidente della Camera. «Lo sapete che è andata molto male per questi signori, i sondaggi non si possono dare perché siamo in campagna elettorale ma quelli prima della campagna elettorale davano la Destra di Storace addirittura sopra Fli». Poi va sulle cose da fare. Innanzitutto la riforma del fisco: «Pensiamo di poter presentare al Paese entro l'anno un unico codice in materia fiscale con 200-250 articoli». Annuncia anche di voler modificare i controlli fiscali, eccessivi, in particolare per le imprese, a cui «costano 70 miliardi all'anno». Ricorda che «il programma della sinistra è più tasse per tutti», a partire dalla patrimoniale. Promette buoni per dare la possibilità di iscrivere i figli alle scuole private. Infine il Cavaliere annuncia la presentazione di una legge di iniziativa popolare per ridurre di almeno la metà il numero dei parlamentari. «Alla Camera ci sono 630 deputati consegnati all'alienazione, al Senato in 315 fanno lo stesso lavoro. Con metà parlamentari si può fare lo stesso».

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