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«Non voglio far saltare il governo»

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Dopodue giorni di invettive contro Berlusconi per aver deciso di bombardare la Libia torna a parlare e lo fa durante un comizio a Domodossola. L'Umberto non alza la voce. Il suo messaggio, infatti, sembra destinato a rasserenare il clima nella maggioranza: «Non voglio certo far saltare il Governo, come la sinistra spera», ma è anche vero che «con gli aerei non vinci» anzi, «se butti bombe gli immigrati aumentano e questo costa troppo. Non vorrei che, quando è finita, ci dovesse toccare anche pagare i danni di guerra». Bossi poi usa parole di stima per il ministro dell'Economia: «Tra i nostri amici annoveriamo tale Tremonti. Meno male che c'è lui perché Berlusconi spenderebbe tutto». Ma se Bossi cerca di mitigare il clima è il viceministro Castelli a gettare benzina sul fuoco: «Il governo sta sbandando», ma «la Lega è lì, fissa». Poi l'avvertimento: «Essere fedeli non significa essere ciechi, non avere le proprie idee e non tenere ai propri ideali».

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