Il Pdl: più soldi ai magistrati
Il Pdl vuole aumentare lo stipendio ai magistrati. Non solo. Assegnare loro alloggi, introdurre sgravi fiscali per le spese di aggiornamento professionale e prevedere indennità per i pm e i giudici trasferiti d'ufficio nelle sedi disagiate. Proprio così: lo propone il Pdl. Non l'Italia dei Valori. La proposta di legge è stata presentata dal deputato e segretario romano del partito, Gianni Sammarco, che spiega: «Chi vuole una magistratura meno politicizzata vuole anche magistrati in grado di svolgere pienamente le loro funzioni, non condizionabili in alcun modo, sereni dal punto di vista economico». Ma al deputato del Pdl stanno a cuore in particolare i «nuovi» giudici e pm: «La mia proposta di legge si rivolge soprattutto ai magistrati più giovani, quelli di cui non si parla mai, che percepiscono attualmente retribuzioni ben lontane da quelle favoleggiate dai media». Il deputato romano è determinato: «Vogliamo che il superamento del concorso in magistratura sia l'obiettivo dei giovani più meritevoli e più capaci che invece oggi sono attratti da altre professioni, meglio remunerate». Insomma «il trattamento economico dei magistrati ordinari deve essere adeguato al livello delle loro responsabilità e allo stesso livello, almeno tendenzialmente, delle retribuzioni attualmente percepite dai magistrati amministrativi e contabili». Ecco la nuova tabella, allegata all'articolo 1 della proposta di legge. I magistrati ordinari in tirocinio avranno quasi 32 mila euro lordi all'anno, gli ordinari da 44 mila e rotti fino a 73 mila. I magistrati con funzioni direttive superiori di legittimità (presidente aggiunto e procuratore generale aggiunto presso la Corte di cassazione, presidente del Tribunale superiore delle acque pubbliche) 75 mila 746 euro lordi all'anno. Infine i magistrati con funzioni direttive apicali requirenti di legittimità (procuratore generale presso la Corte di cassazione) e i magistrati con funzioni direttive apicali giudicanti di legittimità (primo presidente della Corte di cassazione) quasi 78 mila e 500 euro. Gli aumenti più rilevanti sono previsti per i più giovani. Inoltre, dice l'articolo 2, «al magistrato trasferito d'ufficio è attribuita, per il periodo di effettivo servizio nelle sedi disagiate e per un massimo di sei anni, un'indennità mensile determinata in misura pari al doppio dell'importo mensile dello stipendio tabellare previsto per il magistrato ordinario con tre anni di anzianità». L'articolo 3 della proposta di legge firmata da Gianni Sammarco assegna a titolo gratuito un alloggio di servizio delle forze di polizia o delle forze armate «ai magistrati ordinari destinati alla prima sede e a quelli trasferiti d'ufficio». Poi l'articolo 4 prevede «una detrazione dall'imposta lorda nella misura del 19 per cento delle spese documentate sostenute ed effettivamente rimaste a carico, fino a un importo massimo delle stesse di 2.000 euro, per l'aggiornamento professionale e per la formazione». Infine l'articolo 5 con le disposizioni finanziarie. «Il Pdl non è mai stato contro i magistrati in quanto categoria - sottolinea ancora Sammarco - L'ha sempre detto anche il premier Berlusconi». In ogni caso ecco la dimostrazione. Chissà che questa proposta di legge non sanerà anche i contrasti politici tra le toghe e il governo.