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Dinamite in casa del pentito: oracolo dell'antimafia militante

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Particolari,quelli svelati dall'autopsia, che emergono nello stesso giorno in cui arriva la notizia del ritrovamento, tra gli abiti di Carmela "Melania" Rea, di una sim card nella quale potrebbe nascondersi la soluzione dell'efferato delitto. Una seconda scheda telefonica, oltre quella utilizzata normalmente dalla donna, di cui i familiari non avrebbero mai saputo nulla e che potrebbe aiutare investigatori ed inquirenti a ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima, scomparsa il 18 aprile da Colle San Marco, nell'ascolano, dove si trovava in compagnia del marito e della figlia di 18 mesi, e ritrovata cadavere mercoledì pomeriggio a Ripe di Civitella nel teramano. «Vado un attimo in bagno, tu aspettami qui», avrebbe detto al marito. Poi sarebbe scomparsa senza lasciare traccia, inghiottita nel nulla, per restare alcune ore in balia del suo carnefice prima di essere uccisa. Un delitto rispetto al quale nuovi spunti investigativi, nei prossimi giorni, potrebbero arrivare anche dai risultati delle analisi effettuate sul liquido rinvenuto all'interno della siringa trovata conficcata nel petto di Melania e dai rilievi operati dai Ris sul luogo del ritrovamento del cadavere. In casa della donna è stato sequestrato anche il computer. Ad oggi, di fatto, le indagini vengono svolte a tutto campo, senza tralasciare alcun particolare e cercando di ricostruire pezzo per pezzo la vita di Melania alla ricerca di qualsiasi indizio che possa portare alla definizione del caso. «Tutte le piste sono aperte, tutte le ipotesi in questo momento sono ammesse», ha detto ieri mattina il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, Alessandro Patrizio, che insieme con i sostituti procuratori di Ascoli Piceno Umberto Monti e di Teramo Greta Aloisi ha effettuato un sopralluogo sia a Colle San Marco, dove la donna è scomparsa, sia a Ripe di Civitella, dove è stato rinvenuto il cadavere. Nel corso del primo sopralluogo investigatori ed inquirenti hanno cercato di ricostruire le fasi dell'allontanamento della donna, con il marito di Melania, il sottufficiale Salvatore Parolisi, che ha ripercorso gli ultimi momenti in cui lui e la moglie sono rimasti insieme, indicando la direzione in cui si sarebbe incamminata. Nel corso del secondo sopralluogo l'attenzione si sarebbe concentrata non solo sul luogo esatto dove è stato abbandonato il corpo senza vita della giovane mamma, ma anche sulle zone circostanti.E proprio lì, in quel luogo dove Melania è stata ritrovata, i familiari hanno voluto lasciare un mazzo di fiori in suo ricordo.

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