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L'Udc vuole accelerare sul testo

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Dopoessersi schierato con il resto dell'opposizione alla conferenza dei capigruppo di martedì, il partito di Casini ieri si è smarcato e ha chiesto un'accelerazione. Critico il Pd e anche i finiani non seguono i centristi. In conferenza dei capigruppo l'opposizione non aveva fatto passare la proposta della maggioranza (Pdl, Lega e Responsabili) di modificare il calendario di Montecitorio e anticipare alla prossima settimana l'approdo in aula del provvedimento. Dal Governo era arrivato il Documento di economia e finanza (Def), da approvare entro fine mese, e, in mancanza di unanimità, il Presidente della Camera Gianfranco Fini aveva infatti confermato il calendario precedente. Immediate le proteste della maggioranza, a partire dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi che, a nome del Governo, aveva chiesto una tempestiva approvazione del disegno di legge al palo già da tempo. Già in serata, però, l'Udc aveva precisato, con una lettera a Fini a firma del capogruppo Gian Luca Galletti, di essere «disponibile a lavorare a partire dalla prossima settimana anche oltre i giorni e i tempi previsti» pur di accelerare l'iter. Il provvedimento, del resto, è caro alla sensibilità cattolica e ieri mattina il quotidiano dei vescovi Avvenire titolava il mancato «rush» in modo inequivocabile: «Rinvio senza un perché». Il leader dell'Udc ha preannunciato che mercoledì prossimo chiederà in Aula l'inversione dell'ordine del giorno per anticipare la discussione. I finiani non hanno lo stesso slancio. «La prossima settimana c'è il Def, che dovrebbe dare l'impostazione alla politica economica dei prossimi anni. Sarebbe bene che il Parlamento si occupasse fino in fondo di questo tema non una discussione ampia», ha spiegato il capogruppo di Fli Benedetto della Vedova.

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