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Studenti e insegnanti preparano un'altra giornata contro il Cav

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L'Unionedegli studenti reagisce con durezza alla nuova uscita di Berlusconi sulla scuola pubblica. E annuncia una mobilitazione in piazza il 19 in oltre 50 città italiane per ribadire il «no» al modello di scuola e università che porta avanti il governo. «L'assenza di politiche che difendano la scuola pubblica è la cifra della nostra ribellione a questo governo e a questo modello di scuola, volta a distruggere la scuola pubblica e a soppiantarla con l'istruzione privata», dice Jacopo Lanza dell'Unione degli Studenti. «Questo attacco fatto di uscite pubbliche, ma soprattutto di politiche devastanti per la formazione e di chi vive questi luoghi ha oltrepassato ogni limite- prosegue l'Unione degli studenti- La diffusione di diplomifici con il governo Berlusconi, i tagli ai posti di lavoro, all'edilizia scolastica, al diritto allo studio, alla formazione vera e di qualità di dimostra come anche una parola tanto abusata, come il merito, è solo uno slogan elettoralista di Berlusconi e dei suoi Ministri che non premia i tantissimi studenti che ogni giorno studiano nelle scuole e nelle università e che non hanno borse di studio per colpa dei tagli di Tremonti». Stessi toni nel messaggio firmato dalla Rete degli Studenti: «Il premier come al solito ci delizia con uno dei suoi show che hanno come protagonisti i comunisti, gli insegnanti di sinistra e le scuole private, paladine della libertà. Uno show che stanca, annoia: Se il premier la pensa in modo diverso dalla Costituzione lo pregiamo di andare a casa». Poi l'appello: «Tutti in piazza il 19 aprile».

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