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Con Renata e Nichi la cena è tricolore

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Unacena a buffet per chiudere la lunga giornata tricolore del Lazio con sobrietà, evitando di «attovagliare» per ore politici, imprenditori e artisti vari. La Polverini ci teneva e, l'altroieri, tutto è andato liscio. Prima la mostra al Vittoriano, inaugurata con il presidente della Repubblica Napolitano. Poi il concerto di Morricone all'Auditorium, dove la Polverini ha ricordato che «solidarietà e responsabilità istituzionale sono i princìpi a cui dobbiamo ispirarci nella nostra quotidiana azione di governo». Infine l'ultimo atto, sempre al Parco della Musica. La «regina» è stata lei, fasciata in un tubino nero (già questa è una notizia visto che, come è noto, alla Regione è Renata che porta, sempre, i pantaloni). Con lei il governatore della Puglia Nichi Vendola e la ballerina Carla Fracci (tanto il sindaco Alemanno, non proprio fan della étoile, era impegnato a Praga in un viaggio della memoria). In compenso c'era l'altrettanto bipartisan consigliera regionale (e moglie del Gianni che siede in Campidoglio) Isabella Rauti. Non poteva mancare l'eurodeputato Alfredo Pallone, da giorni «commesso viaggiatore» del Pdl in vista delle Amministrative. Alla cena c'erano gli assessori della giunta laziale, con in testa il vicepresidente Luciano Ciocchetti e Teodoro Buontempo con moglie, il sottosegretario ai Beni culturali Giro, i deputati Pdl Fabio Rampelli, Annagrazia Calabria, Domenico Di Virgilio e il rabbino capo Riccardo Di Segni. Renato Zero è stato il piatto forte. Ma c'erano anche, per un pubblico di intenditori, Pierfrancesco Guarguaglini (Finmeccanica), Piero Gnudi (Enel), Cesare Pambianchi (Confcommercio). Mancava soltanto un alemanniano. Uno qualsiasi (Di Paolo va escluso visto che è assessore della Polverini). Chissà, forse gli inviti non saranno arrivati in tempo.

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