Monetine sul Pdl accuse al Pd
«Dovete ucciderli tutti. Dovete entrare in Parlamento con le armi e ucciderli tutti. Capito?». Il deputato del Pd Enrico Gasbarra spalanca gli occhi: «Ma che dite? Siete pazzi?». Un giovane con i capelli ricci gli mette le mani sulle spalle e urla: «Dovete lasciare l'Aula, dovete lasciare l'Aula». In piazza Montecitorio la tensione è altissima. Alla Camera stanno discutendo sul processo breve, fuori tre-quattrocento persone protestano inferocite. Ci sono le bandiere del Pd e dell'Idv. E il popolo viola. «Dov'è Veltroni che gli voglio sparare nel c.?». Gasbarra spalanca di nuovo gli occhi ma non indietreggia di un passo: «Perché? Che ha fatto Veltroni?» e accenna a un sorriso. Ma non serve a niente. «Ha fatto scomparire la Sinistra» urla la donna che ha in mano un cartello contro Berlusconi ma che ne avrebbe da «dire» anche all'ex segretario Democratico. Rosy Bindi esce dal portone di Montecitorio. «Ma stai zitta! Vai a casa» gli urla uno dei manifestanti. Altri invece applaudono. Altri ancora tentano di placare gli animi: «Ma perché dobbiamo sempre dividerci?». Un paio di signore stringono la mano alla presidente del Pd. Ma una parte cospicua della piazza non ci sta, la rabbia è troppa: «Andate a casa. Basta! Ancora parla la Bindi...». «E fatela finita con questi 12 mila euro al mese, ladri!» urlano un paio di persone che dicono di venire dall'Abruzzo. «E poi processatelo quello pugliese» (il senatore del Pd Tedesco, di cui la Procura ha chiesto l'arresto, ndr). «Se fosse per me l'arresterei subito, dobbiamo essere coerenti», dice una donna di mezz'età che porta una bandiera del Pd. La piazza travolge tutti. Esce Bersani e anche per lui ci sono dissensi: «È colpa vostra se Berlusconi fa quello che fa», «C'avete inciuciato fino a ieri» gli urla un gruppetto. Lui nemmeno li sente e assicura: «Daremo battaglia dentro e fuori Montecitorio». Tanti non se l'aspettavano: «Ma questa non doveva essere una manifestazione solo contro Berlusconi?» chiede qualcuno al segretario dell'Idv del Lazio Maruccio, contento di aver portato in piazza tantissime persone dalla salda fede antiberlusconiana. Il piatto forte dei manifestanti resta il premier e gli esponenti del centrodestra. Il trattamento peggiore è per la sottosegretaria Santanchè e, più tardi, per il ministro La Russa. A loro tirano le monetine. Anche i leghisti non se la passano meglio. Hanno la cravatta verde, la folla li riconosce e parte il coro: «Leghisti di m...». Allora il deputato Gianluca Buonanno ha un sussulto, prende la rincorsa e si scaglia contro i manifestanti. Due poliziotti lo placcano appena in tempo. «Mafiosi», «vergogna», «A San Vittore, a San Vittore» urlano a ripetizione. Poi un breve intervallo: prima l'Inno di Mameli, poi Bella Ciao. Poi si ricomincia con «Mafiosi mafiosi». Quando esce La Russa la piazza esplode: un paio di persone gli tirano monetine, poi alcuni gli vanno incontro minacciosi e gli urlano «Fuori fuori». Poi la bagarre si sposta in Aula. In piazza la tensione resta alta: «Venduto, venduto» urlano i manifestanti. «Ma chi è il venduto - chiede una signora che è coperta da un folto gruppo di ragazzi - forse Scilipoti?». «No, no - la "tranquillizza" un giovane - se era Scilipoti lo frustavamo».