Il Cav richiama i suoi «Siete caduti in trappola»
Attesoin serata ad una cena organizzata da Storace per festeggiare la governatrice del Lazio, Renata Polverini, Berlusconi al suo rientro a Roma deve occuparsi suo malgrado dei malumori interni al Pdl con gli ex Fi fortemente critici nei confronti del ministro La Russa. Malumore che cova da tempo, soprattutto tra gli scajoliani, nei confronti del coordinatore per la gestione del partito, ma anche nei confronti degli ex An che andrebbero «riequilibrati» nel peso all'interno del Pdl. Viene riferito che Berlusconi ha avuto a Palazzo Grazioli diversi incontri per avere un quadro di quanto successo e c'è anche chi parla di una telefonata chiarificatrice tra il premier e La Russa. Per il Cav, il ministro sarebbe caduto in un tranello, in una trappola costruita ad arte da Gianfranco Fini. Ma nella trappola, questa volta dell'opposizione, sarebbero caduti in tanti nel Pdl: per il premier, infatti, le contestazioni davanti a Montecitorio, sarebbero state organizzate da Pd e Idv per far salire il clima e il livello di scontro, e la provocazione non andava assolutamente raccolta. La mediazione di Berlusconi tra le varie anime del Pdl è servita per ora a placare gli animi e a far rientrare l'iniziativa di raccolta firme contro La Russa, che poteva sfociare anche in assenze strategiche dall'aula proprio in vista del voto sul processo breve. Ed è proprio questo appuntamento che il premier non vuole mancare. E proprio per evitare «incidenti» durante l'iter parlamentare del processo breve la maggioranza starebbe pensando di porre la fiducia alla Camera.