I pm sentono anche D'Agostino
Rivelazioneed utilizzazione del segreto d'ufficio, in violazione dell'articolo 326 del codice penale, secondo quanto si è appreso, il reato per cui procede piazzale Clodio che, sulla vicenda Ruby, ha già aperto un altro fascicolo a proposito dei due presunti emissari italiani che si sarebbero recati in Marocco per corrompere una funzionaria dell'anagrafe al fine di retrodatare l'atto di nascita della giovane. Al centro del procedimento, per il momento contro ignoti, che ha determinato la convocazione di D'Agostino la pubblicazione di atti della procura di Milano sul caso Ruby. L'apertura del fascicolo è scaturita da una serie di esposti. Riserbo in procura sull'audizione dell'animatore di Dagospia. La nuova inchiesta riguarda documenti pubblicati su diversi organi di stampa in merito al caso Ruby. Il fascicolo sulla tentata corruzione era stato aperto sulla base di una denuncia presentata da Nicolò Ghedini, legale di Silvio Berlusconi. Non è ancora arrivata la richiesta del ministero della giustizia per poter avviare gli accertamenti sui presunti emissari in Marocco. Il passaggio, che è elemento fondamentale e irrinunciabile, per poter avviare le indagini, allorché il reato è stato commesso all'estero, potrebbe esser compiuto anche nei mesi a venire.