Silvio raddoppia lo stipendio
.Berlusconi si conferma come il più ricco con 40,9 milioni di reddito dichiarato nel 2010. Un reddito salito di oltre 17 milioni rispetto all'anno precedente quando era di 23.057.981 euro. Il premier distacca di lungo il secondo classificato Antonio Angelucci di circa 32 milioni e il più ricco tra gli esponenti di governo, Ignazio La Russa, che ha guadagnato 374.461 euro. In due anni a Palazzo Chigi (2008-2009), Berlusconi rafforza la sua posizione con un incremento del 181% rispetto all'ultimo anno da leader dell'opposizione (14,5 milioni nel 2007). Il quadro che emerge da un'esame dei modelli 730 e Unico presentati alla Camera e al Senato è variegato, fatto di imprenditori e avvocati milionari, ma anche di chi nella dichiarazione si mantiene su livelli bassi, come Pietro Marcazzan (Udc) che nel 2009 (l'anno prima di entrare alla Camera) era docente d'inglese in un liceo e dichiarava 10.330 euro. Il ministro dell'Economia si deve «accontentare» di stare dietro La Russa, nella classifica degli uomini di governo. Per Tremonti è lontano quel 2007 quando da professore e avvocato trributarista dichiarava 4,5 milioni. Nel 2009 il suo reddito è pari a 301.918 euro superiore al «magro» 2008 con 39.672 euro di imponibile (dovuto ad una serie di detrazioni fiscali). Testa a testa tra la seconda e la terza carica dello Stato, con il presidente di palazzo Madama, Renato Schifani, che battè di poco il presidente di Montecitorio, Gianfranco Fini. Ci sono infatti poco più di 30.000 euro che separano Schifani (229.918 euro) da Fini (186.563 euro). Schifani dichiara di aver venduto una proprietà immobiliare e averne acquistata un'altra a Palermo. Il super sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nel 2010 ha dichiarato un imponibile di 342.310 euro. Tra i deputati, dietro l'imprenditore Angelucci, che segue Berlusconi, con un imponibile di 6.180.699 euro, c'è l'avvocato Giuseppe Consolo, con 2.308.103 euro. Questo precede la collega di Fli Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia, che dichiara 2.480.397 euro. Dopo di loro un terzetto di avvocati del Pdl: Maurizio Paniz, relatore del ddl sul processo breve, con 1.765.878 euro; il legale del premier Niccolò Ghedini, con 1.297.118 euro; Ignazio Abbrignani, responsabile elettorale del Pdl, che si ferma a 715.000 euro. Santo Versace, a 604.000 euro, chiude la top ten, dalla quale, dopo vari anni, esce Gaetano Pecorella, ex legale del presidente del Consiglio, fermo a 562 mila 547 euro. Tra i più poveri alla Camera, dopo Marcazzan, figurano i leghisti Eraldo Isidori, con 15.643 euro, e Marco Maggioni, con 26.969 euro. Quindi Vincenzo D'Anna, di Iniziativa responsabile, che dichiara 30.193 euro; poi un altro leghista, Edoardo Rixi, con 35.828 euro. Al Senato, è il professor Umberto Veronesi a guidare la lista. Eletto nel Pd e dimessosi qualche settimana fa da Palazzo Madama, dichiara 1.364.720 euro. Dietro di lui un altro Pdl Alfredo Messina con 1.292.843 euro e il Pd Raffaele Ranucci con un imponibile di 1.264.675 euro. Chiude la sezione dei paperoni a Palazzo Madama, Salvatore Sciascia (Pdl) con 1.041.493 euro. Tra i ministri il terzo posto, dietro La Russa e Tremonti, va a Brunetta con 300.894 euro, che ha acquistato un'unità immobiliare e terreno a Riomaggiore (Sp). Fanalino di coda è il neo ministro della Cultura, Giancarlo Galan, con 149.938 euro, preceduto da Paolo Romani, con 161.911 euro, e Mara Carfagna, con 165.849 euro.