Premier in Tribunale per Mediatrade

Fine settimana di intenso lavoro sul fronte giudiziario per Berlusconi. Il premier ha lasciato di prima mattina la residenza romana di Palazzo Grazioli in volo per Milano dove è atteso domani in Tribunale, salvo impedimenti dell'ultima ora, per l'udienza preliminare «Mediatrade», l'inchiesta su presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi di Mediaset. Berlusconi è accusato di frode fiscale e appropriazione indebita. L'udienza si terrà davanti al Gup Maria Vicidomini e dovrebbe incentrarsi sulla costituzione delle parti e il calendario del procedimento. Per quanto riguarda le parti, potrebbe chiedere di costituirsi contro Berlusconi un azionista Mediaset che ha in portafoglio un solo titolo del valore di 6 euro. Per il calendario il gup farà fatica a individuare i pochi lunedì liberi perchè da qui alla pausa estiva quelle giornate sono state «monopolizzate» dal collegio del processo Mills che è a rischio di prescrizione. La tappa successiva dell'udienza Mediatrade potrebbe essere comunque lunedì 4 aprile, quando il gup dovrebbe dare la parola al pm Fabio De Pasquale per illustrare la richiesta di rinvio a giudizio che riguarda con il premier altri 11 imputati, tra cui il figlio Piersilvio, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e l'uomo d'affari di origine egiziana Frank Agrama del quale Berlusconi sarebbe stato il socio occulto nelle operazioni con le major. Intanto continua il confronto-scontro sulla riforma costituzionale della giustizia. Il Csm ha reso noto che si esprimerà su questo tema e non solo quindi sull'ampliamento della responsabilità civile dei magistrati e sulla prescrizione breve. La Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli darà infatti un parere sul provvedimento che oltre a introdurre la separazione delle carriere prevede un doppio Csm, uno dei giudici, l'altro dei pubblici ministeri. Una decisione destinata ad alimentare polemiche, visto che i laici del Pdl, e lo stesso partito di maggioranza, contestano da tempo il fatto che il Csm possa esprimersi d'ufficio su provvedimenti legislativi, senza cioè una richiesta del ministro della Giustizia. Intanto già martedì prossimo nel corso di una seduta straordinaria la Sesta Commissione si pronuncerà sull'emendamento Pini alla legge comunitaria, che introduce la responsabilità civile dei giudici anche per manifesta violazione del diritto. Mentre in una seduta ordinaria si esprimerà sul provvedimento sullo smaltimento dell'arretrato civile. Il 6 aprile prossimo sarà invece il plenum del Csm a discutere della prescrizione breve.