Laghi e Castelli Affari d'oro anche in provincia
Non è affatto scontato che gli affari immobiliari con le case di enti si possano fare solo nella Capitale. Anzi. L'hinterland di Roma è sempre più «appetibile». L'aria fresca dei castelli, il mare di Anzio o di Ladispoli, oppure la comondità di vivere praticamente a ridosso del Raccordo Anulare in cittadine medie, come Guidonia. Che dire poi dei laghi? Il «richiamo» al mattone anche in questi luoghi è sempre più forte. E le case dell'Ater della Provincia di Roma messe in vendita o già vendute sono migliaia. I prezzi? Stupefacenti. Partiamo da uno dei casi più eclatanti che viene subito all'occhio scorrendo i lunghissimi elenchi del patrimonio immobiliare dell'azienda regionale di edilizia residenziale pubblica. Castel Gandolfo, dove il Santo Padre ha la residenza estiva. In piazza Caduti di via Fani, sono stati venduti 21 vani a 300.172 euro. Basta una rapida ricerca su internet per scoprire che per acquistare una casa di 90 metri quadrati (tre vani) nella stessa piazza occorre sborsare 320 mila euro. Trattabili. Ma se il lago non piace e si preferisce il mare, ad Anzio l'Ater ha venduto case in una forbice compresa tra i 70 e i 91 mila euro per immobili da 5 a 6 vani. E pensare che un monolocale di 40 metri quadrati nella località marittima del litorale sud della Capitale costa 130 mila euro. Imbattibile, verrebbe da dire, il prezzo delle case popolari a Bracciano. Nella splendida cittadina sull'omonimo lago gli appartamenti di 3,5 vani in via Dominici sono state vendute per 22.858 euro. Un box di 16 metri quadrati sulla stessa strada costa 9 mila euro. Non da meno neanche nella vicinissima Guidonia Montecelio (praticamente a un passo dal V Municipio capitolino). In via Moreno le case si vendono a prezzi da «urlo»: 4 vani per 48.857 mila euro; 6 vani 73.286 euro. Un appartamento con 5 vani in via Leonardo da Vinci invece, vale per l'Ater 61.072 euro. Anche in questo caso se ci si dovesse rivolgere ad un'agenzia immobiliare ed acquistare così da un privato, una casa di 50 metri quadrati, con posto auto, si acquista per 139 mila euro. Attira anche Valmontone dove, a parte il famoso outlet, una casa Ater di 7,5 vani in via Gramsci vale appena 51.129 euro. Certamente molti di questi appartamenti sono vecchi e fatiscenti, considerato che le Ater non sempre si sono distinte per una manutenzione impeccabile. Ma da qui a «regalare» immobili, che comunque hanno un potenziale economico e di investimento a breve e medio temine non indifferente, ce ne vuole. La materia, complessa, è oggetto delle indagini che sta effettuando la commissione d'inchiesta voluta dalla Regione per cercare di fare chiarezza sulla gestione e sulla dismissione dell'immenso patrimonio di edilizia residenziale pubblica. E se in alcuni casi si potrà contare sulla prescrizione di un presunto reato, si potrà sempre fare ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale. Ci vorrà comunque del tempo. Il database dell'Ater infatti risulta quanto mai carente. In moltissimi casi mancano i dati, tanto che come il caso di Pomezia o di Albano, nelle schede di decine di immobili si trova soltanto la dicitura «verifiche catastali in corso». Altro non è dato sapere. Così come avere un quadro preciso (e dunque una cifra economica) delle vendite concluse, di quelle in corso di stipula e di quelle non ancora avvenute. Il caos insomma negli archivi dell'azienda che gestisce il patrimonio popolare per conto della Regione, regna sovrano. E la confusione è sempre stata preziosa alleata dei «furbetti» del mattone. Non solo alla Pisana.