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Bicamerale pronta a votare il quinto decreto sul Federalismo

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Ieri,intanto, era scaduto il tempo per la presentazione degli emendamenti. Ne sono stati depositati una sessantina da tutti i gruppi e molti di questi fanno riferimento alla questione dei tagli alle Regioni dovuti al decreto 78 e sui fondi per il trasporto pubblico locale. Il Pd, con il relatore Francesco Boccia, ha insistito perché venga votata una sorta di «clausola di salvaguardia» nel caso non vengano rispettati gli impegni assunti dal governo del dl 78 sulla revoca dei tagli alle Regioni, per fronteggiare il rischio di aumento della pressione fiscale visto che i governatori grazie al federalismo regionale avranno in mano le leve dell'Irpef. La maggioranza però non sarebbe orientata ad accordare la «clausola». E, a quel punto, si riproporrebbe per il centrodestra lo «spettro» del 15 a 15 come accaduto sul decreto sul fisco municipale. Non sono comunque esclusi colpi di scena in casa Pd. Infatti, mentre l'Udc sembra mantenere una linea fortemente critica (ieri ha abbandonato la commissione Affari costituzionali poco prima che si votassero alcuni articoli del decreto) e l'Idv ha ribadito che voterà contro, i Democratici potrebbero optare per un'astensione sia per rispondere all'appello di Napolitano di continuare con la Riforma sia perché si troverebbero in difficoltà nel bocciare il documento della maggioranza che coincide, per buona parte, con quello presentato da loro. Ale. Ber.

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