Nonna e nipote trovati vivi Sepolti accanto al frigo pieno
Ilfatto è avvenuto nella città devastata di Ishinomaki, dove una donna di 80 anni e il nipote di 16 sono stati trovati vivi sotto le macerie della loro casa. In realtà sembra che sia stato il ragazzo a trovare i soccorritori, quando è riuscito a emergere dopo nove giorni dalle rovine, ed è stato notato mentre barcollava in cerca di aiuto. «Avevano delle temperature piuttosto basse ma erano coscienti. Al momento non abbiamo dettagli sulle loro condizioni», ha detto un portavoce delle Forze di autodifesa, l'esercito giapponese. Una troupe della tv Nhk era sul posto del salvataggio e ha ripreso i soldati mentre li caricavano, sdraiati sulle barelle, su elicottero che il ha portati al più vicino ospedale funzionante. Secondo la Nhk, i due si trovavano nella loro cucina quando il sisma ha colpito. La donna, Sumi Abe, e il ragazzo, Jin Abe, si sono ritrovati bloccati in una nicchia della costruzione rimasta in qualche modo in piedi, che per loro fortuna conteneva anche il frigorifero. Per nove giorni si sono alimentati con quello che conteneva il frigo, soprattutto yoghurt. Nessun altro miracolo si è verificato per le quasi 400mila persone rimaste senza casa e riscaldamento, con rifornimenti di cibo, acqua e medicine che scarseggiano. Gli evacuati dalla «zona di esclusione» di 30 km dalla centrale sono circa 20mila. «Non c' è elettricità e il cibo scarseggia ma se dovessi dire cos'è che vorrei più di ogni altra cosa è l'acqua. Vogliamo pulire la nostra casa e recuperare quello che è possibile», ha affermato Kimio Arai, 66 anni.