Il re saudita distribuisce soldi al suo popolo
Inuna rara apparizione televisiva, l'affaticato sovrano saudita ha parlato per poco più di un minuto, lasciando poi spazio a due conduttori tv che, alternati, hanno letto un lungo elenco di «decreti reali» riguardanti sussidi ai dipendenti statali, incentivi sociali ai disoccupati, bonus di vario tipo, borse di studio agli studenti, investimenti nell'edilizia popolare. Ma re Abdullah ha soprattutto annunciato la creazione di circa 60.000 nuovi posti di lavoro nelle agenzie di sicurezza, un adeguamento degli stipendi dei temibili agenti della polizia religiosa, e l'apertura di nuovi filiali dell'ente nazionale per l'emissione dei pareri religiosi (fatwa) ufficiali. Nel suo discorso però non compare nessun accenno a riforme della costituzione, ad aperture «democratiche», e neppure a un atteso quanto ininfluente rimpasto di un governo dominato da decenni da anziani principi della famiglia Saud.