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L'imperatore triste e addolorato

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Suamaestà imperiale, Ahikito, in una prima eccezionale per un evento eccezionale ha inviato un messaggio televisivo al Paese provato dall'incredibile susseguirsi di catastrofi. «Prego - ha esortito l'imperatore nipponico Akihito - dal profondo del cuore perchè la gente possa superare questo momento difficile aiutandosi a vicenda, mano nella mano». Una diretta non stop monotematica sulla crisi della centrale nucleare di Fukushima della Nhk è interrotta a metà mattina. Il messaggio dell'imperatore è una novità assoluta in tv, secondo i media di Tokyo. L'imperatore si rivolge alla nazione devastata dal sisma in una iniziativa senza precedenti, sobrio e composto al pari della gente comune alle prese con le difficoltà quotidiane del dopo catastrofe. «Provo una profonda tristezza per la grave situazione nelle aree del disastro», afferma Akihito nel video diffuso dall'Ente per la Casa Imperiale, secondo cui il messaggio è nato dal desiderio dell'imperatore e della consorte Michiko di comunicare direttamente con la popolazione. La lettura del testo è con voce flebile, ma ferma e priva di esitazioni: si dice «colpito dal coraggio dei sopravvissuti, che cercano comunque di farsi forza e continuare a vivere in questo enorme disastro». Nel discorso non è mancato, insieme a un sentito ringraziamento per i soccorsi decisi dalla comunità internazionale, il riferimento alla gravi crisi di Fukushima, che continua a tenere col fiato sospeso il mondo intero. «Sono profondamente preoccupato per la situazione imprevedibile creatasi nella centrale nucleare - continua Akihito -, e confido nel grande sforzo degli operatori al lavoro per scongiurare il peggio». «Prego per loro e perchè si esca dalla catastrofe: sono commosso da chi cerca di resistere e vivere - ha detto Akihito -. Un grazie agli stranieri, alla gente del Giappone e a tutti quelli che continuano a impegnarsi nelle operazioni di soccorso. Sono arrivati messaggi da tutto il mondo: mai rinunciare alla speranza». Il suo messaggio arriva sugli schermi sempre accesi tv nelle stazioni e nei negozi, con l'atteggiamento composto che ha caratterizzato il comportamento dei giapponesi fin dal primo giorno di crisi. Nei supermercati lunghe code, ma niente concitazione, assalti agli scaffali o corse ad accaparrarsi quantità eccezionali di cibo. Stesse scene anche di fronte ai razionamenti della benzina e dell'elettricità: misure che hanno portato disagi, ma comunque accettate dalla popolazione nell'ottica dello sforzo comune. Ai razionamenti non si è voluto sottrarre lo stesso imperatore di 77 anni, confermando una volta di più la sua figura di «tenno» (imperatore) «umano» e non divino come i suoi predecessori. Insieme alla consorte Michiko, l'imperatore ha spento le luci del palazzo, per due ore al giorno, desideroso di «condividere con la popolazione le difficoltà del risparmio energetico». Mau.Pic.

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