Renzi rottama bene e ricostruisce male
Mentre Bersani cerca di convincere i compagni che il Pd c'è e lotta insieme a loro, il rottamatore Renzi – che i trucchi della comunicazione li conosce eccome e li sa pure usare - sfida il terremoto e prepara le valigie per Tokyo. «Il Governo dice che non prevede evacuazioni e dunque si va avanti. Il Maggio Musicale Fiorentino ha fatto una prima strepitosa ed emozionante con la guida di Mehta. Se qualcuno vuole tornare indietro rispettiamo la scelta. Ma giovedì io parto per Tokyo, per stare vicino ai professionisti del Maggio, che stanno seminando speranza con il linguaggio universale della musica», ha annunciato ieri sera il sindaco di Firenze sul suo profilo Facebook. Poco prima di partecipare insieme al direttore de Il Tempo, Mario Sechi, alla puntata di «In Onda», il programma de LA7 condotto da Luisella Costamagna e Luca Telese. Tema della puntata: Renzi, l'alieno del Pd. E l'alieno non si è unito al coro degli antinuclearisti del suo partito che hanno approfittato del disastro giapponese per rilanciare la battaglia ecologista. Incalzato sull'argomento, Renzi ha infatti, sottolineato che «non ci sono diecimila morti per le fughe delle centrali nucleari. È dunque sbagliato parlarne adesso. Certo, abbiamo bisogno di capire che tipo di nucleare ci verrà proposto e se è in condizione di essere realizzato. Ma deideologizziamo la questione dal terremoto giapponese». Nucleare, rinnovabili, stop al consumo del territorio. L'alieno Renzi gioca bene le sue carte e sfodera i risultati della sua Firenze. Risponde alla frase infelice sui «cittadini noiosi e rompiscatole» pronunciata dall'ex sindaco di Venezia, Cacciari, dichiarandosi in totale disaccordo perché «se non vuoi parlare con i cittadini allora non fare il mestiere del sindaco». E replica anche a Zingaretti che ha diviso i dirigenti del Pd in due categorie: chi parla solo male di Berlusconi e chi parla solo male del Pd. «Il mio partito deve parlare bene di se stesso e smettere di inseguire quelli che parlano male di Berlusconi» , dice l'alieno contestando anche inciuci, alleanze e alchimie tattiche. «Abbiamo inseguito per sei mesi Fini e ora c'è la Lega, domani ci sarà la Sara Tommasi?» E ricorda anche Prodi: «Noi oggi saremmo nella campagna elettorale delle politiche, mi riferisco al fatto che il governo Prodi in questi giorni avrebbe dovuto finire i 5 anni. Perché il governo si è interrotto? Non per colpa di Scilipoti ma perché ci siamo messi a litigare tutti i giorni». Il rottamatore spacca. Ma non sa rispondere se gli si chiede cosa vuole fare da grande. Quali sono le riforme necessarie, come vuole l'assetto del nuovo Parlamento, se è favorevole al bicameralismo. Boh. L'alieno si barrica sul proprio pianeta: Firenze. Ma governare l'Italia è tutto un altro film e Renzi non ci ha ancora raccontato la sua sceneggiatura.