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La Cosenza lascia Fli per colpa di Ronchi

Giulia Cosenza

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Un politico non ha vita privata. Anche la sua vita privata deve essere pubblica. Quante volte si sono sentite quste frasi? Soprattutto di recente. Ora siamo al contrario. Il pubblico è diventato secondario. Sono le scelte private a dettare la linea. Succede che Giulia Cosenza, deputata di Fli e compagna di Andrea Ronchi - da cui ha appena avuto una bambina che tra l'altro porta il nome del papà dell'ex ministro, scomparso da poco - fa sapere che ha intenzione di lasciare i finiani per ritornare nel Pdl. Un'altra fuga? Un'altra, parrebbe di sì. Quello che sorprende è la motivazione. Uno pensa: se ne va perché non condivide la linea politica di Fli, troppo a sinistra? No. Allora se ne va perché intende votare la riforma "epocale" della Giustizia appena approvata dal governo mentre Fli vuol restare all'opposizione? No, neanche per quello. Allora pensa di tornare al Pdl per un sussulto, quello che la richiama a rispettare il voto che l'ha condotta in Parlamento? No, niente. La versione riportata da un'agenzia di stampa è letteralmente la seguente: la scelta di Giulia Cosenza, spiegano fonti parlamentari vicine alla deputata, di lasciare Fli e tornare nel Pdl è stata determinata da motivi personali e sentimentali, e ad accadimenti legati alla recente maternità. Il lettore potrebbe chiedersi: e quali sono questi accadimenti legati alla maternità? Resterà deluso, ma non li leggerà nelle righe che seguono. Quel che colpisce è che la politica è arrivata anche a questo. Siamo oltre ogni confine. Le scelte politiche sono condizionate da accadimenti personali, familiari, addirittura intimi come possono essere quelli legati all'evento principe dell'intimità di una coppia: la nascita di una figlia. Ronchi non ha commentato ufficialmente. È rimasto certamente colpito e continua a ripetere che quella sortita della compagna è una "polpetta avvelenata". Che cosa voglia affermare non si sa e il mondo politico non si sta rompendo la testa per decifrare le loro parole. Più facile che si capiscano e si comprendano magari cenando a casa assieme una di queste sere.Non è la prima volta che la storia della destra è dilaniata da fratture che spaccano a metà le famiglie. Nel consiglio regionale del Lazio, appena qualche mese fa, Francesco Pasquali ha lasciato il Pdl per andare con Fli mentre la compagna Veronica Cappellaro è rimasta nel partito del premier: i due, che pure hanno un figlio, sono rimasti assieme nella vita privata. Era accaduto che la nascita di An portò alla separazione politica (e poi anche privata) di Gianni Alemanno, che andò nel nuovo partito, e di Isabella Rauti che invece rimase con il padre nella Fiamma Tricolore. La coppia si ricongiunse più avanti. Trent'anni prima furono Amintore Fanfani e sua moglie Bianca Rosa a entrare in crisi per un'«improvvida» intervista della signora sulla crisi in Vietnam da cui il marito prese le distanze politiche e poi anche personali. Ma lo strappo per questioni sentimentali e per i turni a cambiare i pannolini non s'era ancora mai sentito.

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