Il Pdl va in Campania elettorale
Il luogo è certo: piazza del Plebiscito a Napoli. E anche la data è praticamente fissata: il 9 aprile. Forte dei numeri parlamentari e della rinnovata verve del governo Silvio Berlusconi è pronto per la campagna di primavera. Le elezioni amministrative del 15-16 maggio sono l'occasione perfetta per dare la scossa alla base elettorale del Pdl e il premier non ha alcuna intenzione di lasciarsela sfuggire. Per questo ha pensato di partire subito a razzo organizzando una manifestazione nazionale nel capoluogo campano. Non è un caso. Napoli è una città simbolo per il Cavaliere. Qui, nel 2008, si chiuse la campagna elettorale che permise a Berlusconi di tornare a Palazzo Chigi. Qui il «governo del fare» tenne i primi consigli dei ministri mirati a risolvere l'emergenza rifiuti che il centrosinistra guidato da Romano Prodi non era riuscito ad affrontare. Non solo, ma Napoli è anche il capoluogo «rosso» che potrebbe far pendere dalla parte del Pdl l'ago della bilancia delle elezioni amministrative. Torino, infatti, viene data per persa e anche su Bologna non ci sono molte speranze. Qui il centrosinistra governa ininterrottamente da 18 anni. Riuscire a conquistarla significherebbe lanciare un segnale a tutto il Paese smentendo le previsioni di chi sostiene che la stagione berlusconiana si sta avviando verso il tramonto. La strada, almeno per ora, sembra essere in discesa. I Democratici, dopo il pasticcio della primarie, non hanno ancora trovato un candidato che non li obblighi a votare Luigi De Magistris (Idv). Il Terzo Polo ha scelto, non senza qualche difficoltà, il rettore dell'Università di Salerno Raimondo Pasquino. Mentre il Pdl punta sul presidente degli industriali napoletani Gianni Lettieri. Un nome che potrebbe rivelarsi vincente anche perché gode di consensi bipartisan: apprezzato dai moderati e considerato vicino agli ambienti dalemiani del Pd. Berlusconi lo aveva già lanciato nel 2008 pensando alle Regionali 2010. Ma la vera «investitura» è probabilmente avvenuta lo scorso ottobre quando partecipò alla prima puntata della nuova edizione del Grande Fratello. Insomma, trovata la giusta candidatura, ora occorre spingerla verso la vittoria. Ecco perché Berlusconi ha deciso di far partire proprio da Napoli, con una grande manifestazione, la campagna elettorale per le amministrative. Un modo per sostenere Lettieri, ma anche per ribadire che il governo resiste agli attacchi e va avanti (in piazza ci saranno sia i vertici del partito che i ministri). In un primo momento la data doveva essere quella del 2 aprile ma poi, vista la vicinanza con la prima udienza del processo Ruby (6 aprile), si è deciso di spostarla al 9 evitando che l'iniziativa si caricasse di altri significati. L'obiettivo, spiegano nel Pdl, è di portare in piazza del Plebiscito, «un decimo di coloro che hanno firmato la petizione del Pd per far dimettere il premier». Che tradotto conti alla mano significa un milione di persone. Ovvia la soddisfazione dei vertici locali del partito. «È una decisione che ci onora - spiega il deputato e vicecoordinatore del Pdl in Campania Mario Landolfi -. Una scelta che ha un immenso valore simbolico e dimostra che Napoli, la Campania e il Mezzogiorno sono al vertice dell'agenda del governo. E questo è importante soprattutto alla luce della discussione sul federalismo regionale in cui meritano attenzione i criteri di riparto delle spese sanitarie tra le varie Regioni». «Cominciare da Napoli la campagna per le amministrative - ribadisce - è molto importante perché dimostra che Napoli è il cuore pulsante dell'attività del Pdl e del governo». La sfida è lanciata. E il Cavaliere è pronto ad affrontarla a viso aperto.