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Pubblicità in salsa anti-Cav

Roberto Saviano

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Ieri si è riformata la coppia degli ascolti record Fazio-Saviano per pubblicizzare il nuovo libro di Saviano con un maxi-spot in salsa antiberlusconiana. Fabio Fazio e Roberto Saviano, altro che il Grande Fratello e Ballando con le Stelle: con la trasmissione «Vieni via con me», quattro puntate andate in onda a partire da lunedì 8 novembre 2010 (e per gli altri tre lunedì successivi), hanno fatto ascolti d'oro. Ieri i due si sono ritrovati su Raitre, alle 20,30, minuto più minuto meno, nel «salotto» di Fazio: «Che tempo che fa». Sempre ben spesati dal canone, dopo averci fritto le castagnole appunto con «Vieni via con me», trasmissione di santoni, telepredicatori e pura verità (che in russo si dice «pravda», non scordiamocelo), la coppia si è riproposta (come le castagnole) per pubblicizzare il libro «Vieni via con me», di Roberto Saviano, con i tormentoni di Roberto Saviano alla trasmissione di Fabio Fazio. Insomma uno spot. Anzi un maxi-spot. E che ci stupiamo? Se George Lucas ha fatto i film «Guerre Stellari» e poi ha lanciato i libri «Guerre Stellari», che non possono farlo Fazio e Saviano? Tra un po' avremo anche i pupazzetti e le figurine di «Vieni via con me». E qual è stato il tormentone dello spot per il libro di Roberto Saviano sulla trasmissione di Fazio e Saviano alla trasmissione di Fabio Fazio? Il tiro al piccione-Berlusconi. Ti pare che potevano prendersela con qualcun altro? Non so, con Gheddafi che smitraglia la folla (comunque ad un certo punto ci hanno infilato anche lui)... Ma no, meglio restare su un classico. Il caso Ruby. C'è un processo? E che problema c'è? La sentenza è già emessa. «Quando ho letto le carte - ha detto infatti lo scrittore - non mi è venuto un senso di nausea ma, se tutto fosse confermato, un sentimento di tristezza, di solitudine per un nonno che si trova in una situazione del genere. Dove è il puritanesimo, il moralismo in tutto questo? C'è voglia di dire che il Paese è altro, il Paese sorride, vuole vivere». Questo però pone un problema. Certo che continuare ad avere la famiglia Berlusconi come editore appare poco elegante. Meglio cambiare. Infatti il libro «Vieni via con me», con i tormentoni di Saviano alla trasmissione di Fazio, è edito da Feltrinelli. Evviva. «La prima volta - ha raccontato Saviano - sono stato attaccato da Marina Berlusconi quando il premier disse con un messaggio molto duro che "Gomorra" faceva male all'Italia, come se chi scrive queste cose ne fosse responsabile. Marina è intervenuta da editore difendendo il padre». Con il tempo «questa contraddizione su di me è diventata pesante perché non ci si può professare editore libero e poi, quando qualcosa non va, darmi addosso, cosa che non è stata fatta con altri autori, che pure hanno criticato il governo. L'ho vista come una paura politica da parte di Marina Berlusconi che forse non ha avuto il coraggio di dirmi chiaramente che non sopportava più i miei discorsi». Non è l'unica che non li sopporta più. Comunque siamo in democrazia. E ci tocca tenerci le teleprediche e il fatto che Saviano ha lasciato la Mondadori ma, insomma, non per colpa sua. Il resto dello spot, pardon, dell'intervista viaggia su binari collaudati. Il tormentone della democrazia a rischio, la macchina del fango, usata da «certi giornali dell'area che protegge il governo» per screditare quelli che lottano «contro certi poteri e il governo». Dal grande spot per il libro di Saviano, a sua volta intercalato da altri spot, regolarmente annunciati da Fazio, quelli per fortuna ufficialmente dichiarati come pubblicità, emergono due notizie, come nelle barzellette, una buona e una cattiva. Prima di tutto, e questo Saviano l'ha messo bene in chiaro, non scenderà in politica. Anche perché criticare è una cosa, governare un'altra. E poi il notizione: Fazio e Saviano faranno un nuovo programma insieme. Non se lo aspettava nessuno.

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