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Domani il testo al Quirinale

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Senzaulteriori modifiche. Meglio un testo «annacquato» subito, sarebbe il ragionamento predominante, che uno migliore chissà quando. Ora ci sono troppe questioni aperte sulla giustizia, si osserva, «meglio accelerare» su un ddl che comunque «qualche risultato lo produrrà». È quanto emerge conversando con i tecnici della Giustizia del centrodestra ora impegnati su quattro fronti «caldi»: riforma della giustizia, conflitto di attribuzione sul caso Ruby, intercettazioni e processo breve. Entro la settimana, assicurano, si dovrà riunire la Consulta del Pdl per fare il punto anche sul processo breve. «La mia posizione sul tema - spiega il relatore Maurizio Paniz - è sin troppo nota: sono favorevole a che venga cancellata la norma transitoria», quella che prevede l'applicazione del testo ai processi in corso. In attesa che si faccia chiarezza sul punto, i tecnici di via Arenula starebbero limando la riforma che dovrebbe essere esaminata dal Consiglio dei ministri giovedì prossimo. E che potrebbe essere illustrata al Colle da Berlusconi (condizioni di salute permettendo) e Alfano mercoledì.

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