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Al Qaeda è un'invenzione di comodo

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Gentiledirettore a proposito dell'articolo del professor Cardini sugli avvenimenti che sconvolgono il Nordafrica, tra le tesi sostenute vi è quella dell'inesistenza di Al Qaeda, un'invenzione occidentale che servirebbe ad infangare il buon nome del fanatismo islamista e, per una spericolata proprietà transitiva, quello di ogni buon musulmano. Cardini arriva a paragonare la letteratura sul terrorismo islamico al falso storico e antisemita «i protocolli dei savi anziani di Sion», che costò agli ebrei russi ed europei decenni di persecuzioni, e dunque sarebbero i musulmani ad essere infamati e perseguitati, non cristiani ed ebrei. Tralascio il giudizio sui Fratelli musulmani che sarebbero una forza politica "equilibrata" (mentre al Cairo Qaradawi arringa la folla sulla futura riconquista di Gerusalemme). Cardini si avventura poi su una distinzione tra nostra e la loro democrazia, dove non si capisce cosa voglia dire visto che la democrazia è una prassi e che essa ha riscosso un discreto successo anche in terra islamica (Filippine, Turchia, Libano e persino Iraq), almeno laddove è comparso un certo pluralismo politico, quello assente in Libia, Tunisia ed Egitto, dove in caso di "libere elezioni" vincerebbero i gruppi musulmani, ma proprio perché non esistono forze politiche alternative, mentre i primi hanno avuto decenni per organizzarsi e creare strutture sociali parallele a quelle statali. Dunque la sperequazione economica c'entra poco (Libia e Arabia Saudita hanno redditi procapite più alti di alcuni Stati Ue), c'entra invece l'assenza di libertà di pensiero, la piattaforma indispensabile perché fiorisca una democrazia. Ennio Emanuele Piano

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