Qualcuno, forse per inserire una nota di romanticismo, posta una frase del poeta Walt Whitman: «Se è tardi a trovarmi, insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io sono fermo da qualche parte ad aspettare te».

Alpunto che il diretto interessato replica: «Grazie a tutti. Non pensavo di trovare tanta solidarietà e affetto. Sono commosso... E sono molto combattivo!» Il tenore degli interventi va dall'incredulo («Ma è vero?») al dubbioso («Dicci cosa c'è sotto?») fino a chi non si rassegna e organizza manifestazioni contro la chiusura. La prima già domenica 6 marzo in occasione dell'assemblea dei circoli di Fli, la seconda il 13 marzo (ma la data è indicativa), per raccogliere fondi a sostegno del magazine. C'è anche chi, come la direttrice del Secolo Flavia Perina, prova a guardare al futuro: «A te (come a tutti noi) non servono incoraggiamenti. Sappiamo che andremo avanti, i progetti sono tanti, ci stiamo lavorando da un pezzo, presto li condivideremo con gli amici. E tra un po' ci ricorderemo di questo marzo 2011 dicendo: è cominciato tutto lì, chi ci avrebbe creduto?» Mentre l'ex vicedirettore del Corriere della Sera Pierluigi Battista si limita ad un «Mi dispiace molto». Non mancano poi commenti contro Fini e Urso. «La libertà è stata limitata a due anni - scrive Vicenzo C. riferendosi al presidente della Camera, ed ora ti ha scaricato. Classico del personaggio». Mentre Alessandro C. non ha dubbi: «È un regolamento di conti interno. Ursacchiotto rosicava perché ffw taglia in continuazione qualsiasi ponte con il premier pupazzo, mentre lui ha una correntina molto sensibile al tema "troie, coca e sordi"». Nic. Imb.