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«Non siamo gallinelle del potere»

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Barbara Saltamartini: a noi non interessa il gossip, ma i problemi concreti

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.Barbara Saltamartini, responsabile Pari Opportunità del partito, fatica a raggiungere l'uscita. Lei, che con Beatrice Lorenzin ha organizzato l'evento, è circondata dalla «sue» donne. «Credo che questa sia la migliore risposta alle polemiche di queste settimane - dice -. Queste sono le donne che fanno politica nel Pdl. Appassionate, coese. Una "squadra" desiderosa di dare risposte concrete ai problemi dell'universo femminile». Non quindi, come qualcuno vi ha definite, delle «gallinelle del potere»? «Rimandiamo al mittente le accuse che ci vengono rivolte. A noi non interessa il gossip, non interessano le piazze soprattutto quando sono pensate solo in chiave anti-Berlusconi. A noi interessa essere protagoniste nella politica, ravvivando l'iniziativa riformatrice del governo, diventandone il perno». In che modo? «Le nostre ministre hanno ben sintetizzato quanto fatto in questi anni. Ma abbiamo anche lanciato due proposte sulla flessibilità degli orari di lavoro e su queste abbiamo aperto un confronto con le parti sociali. Il nostro è un appello a tutte le donne impegnate in politica: se condividete questi obiettivi unitevi alla nostra battaglia». Crede che il vostro appello verrà raccolto? «Lo spero. C'è stata molta attenzione per questo evento e ho avuto modo di parlarne con diverse colleghe di sinistra. Ci si lamenta spesso perché non si parla mai di politica. Noi l'abbiamo fatto, mi auguro che dall'altra parte ci sia un atteggiamento conseguente non strumentale come troppo spesso è accaduto negli ultimi mesi». Dica la verità, lei è imbarazzata per le vicende che hanno coinvolto il premier? «Non c'è alcun imbarazzo. Se ci sono reati, e sono convinta che così non è, sarà la magistratura a stabilirlo. Detto questo a noi interessano i fatti. Siamo, come ama dire il presidente Berlusconi, la maggioranza del fare e su questo non accettiamo lezioni». Si è parlato di una polemica tra lei e il sottosegretario Santanchè chenon era a Roma. «Io, come sostiene il sottosegretario, non farò mai la guerra ad una donna. Daniela mi ha chiamata scusandosi per non aver potuto partecipare perché impegni personali le impedivano di essere a Roma, non motivi politici. In ogni caso se Daniela ci fosse stata non avrebbe potuto fare a meno di condividere il messaggio politico che abbiamo lanciato e soprattutto il grande entusiasmo che ha animato questa straordinaria giornata». E l'assenza di Berlusconi? «Il presidente è rientrato tardi da un viaggio all'estero ma ci ha espresso la sua vicinanza con un messaggio in cui ha ribadito il ruolo importantissimo rivestito dalle donne del Pdl nelle sfide che ci attendono».

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