L'udienza Mediatrade slitta al 28 marzo Venerdì si torna in tribunale per Mills
Tantoè durato il primo atto del processo Mediatrade, l'ultimo dei capitoli sui diritti televisivi che vede coinvolto, tra gli indagati, anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Un rinvio largamente previsto dopo la notizia che l'avviso di fissazione dell'udienza non era stato notificato all'avvocato difensore di Piersilvio Berlusconi, Filippo Dinacci. Il 28 è un lunedì, dato che sembra confermare «l'accordo» raggiunto tra i legali del premier e il tribunale di Milano. In ogni caso la macchina della giustizia si è rimessa in moto e il calendario del prossimo mese comincia a definirsi. Venerdì si torna in Aula per il processo Mills in cui il premier deve rispondere dell'accusa di aver corrotto l'avvocato inglese in due procedimenti. Il giudice Francesca Vitale ha provato in tutti i modi a «passare la mano» ad un collega per far fronte al nuovo incarico in Corte d'Appello, ma il dibattimento riprenderà davanti a lei. Berlusconi non ci sarà, ma non sarà sollevato legittimo impedimento anche perché l'udienza sarà dedicata al calendario. Lunedì scorso, invece, il tribunale ha invitato le difese a rivedere e limare le loro liste di testi nel processo Mediaset sui diritti televisivi. Si tornerà in Aula l'11 aprile. Cinque giorni dopo la prima udienza del processo in cui il Cavaliere è accusato di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile nell'ambito della vicenda Ruby. Insomma il «mese terribile» del premier sta per cominciare. Bisogna vedere se sarà anche l'inizio di quella stagione di «leale collaborazione» tra istituzioni dello Stato indicata dalla Corte Costituzionale.