Da Berlusconi sì ai processi "Ora riforma epocale della giustizia"
Silvio Berlusconi tramite i suoi legali fa sapere ai giudici che non mancherà alle udienze del tribunale di Milano. A confermare la notizia è stato uno degli avvocati del premier, Niccolò Ghedini parlando prima dell'inizio dell'udienza sulla vicenda Mediatrade in cui Berlusconi è imputato. "Si tratta di bilanciare le udienze processuali con gli impegni istituzionali perché il presidente Berlusconi deve programmare con anticipo la sua agenda", ha detto Ghedini dando la disponibilità del presidente del Consiglio a essere in aula ogni lunedì. In casi particolari, ha spiegato l'avvocato e deputato del premier, si potrà ricorrere anche alla doppia udienza tra processi diversi. In ogni caso, ha sottolineato Ghedini, "Bloccare l'agenda del presidente del Consiglio il lunedì per consentirgli di partecipare ai processi in cui è imputato è il massimo che si può pretendere". MAGGIORANZA AUTOSUFFICIENTE - Berlusconi si sente in campagna elettorale e in vista delle imminenti amministrative attacca la sinistra, difende l'operato del governo, accusa i finiani, rilancia sulla scuola - strizzando l'occhio ai docenti, ma anche ai cattolici - sul fisco, sul piano casa e, naturalmente, sulla giustizia. Nel messaggio di saluto alla conferenza delle donne del Pdl si dedica all'opposizione: "La sinistra cerca di ottenere con scorciatoie mediatico-giudiziarie quello che non riesce a ottenere nelle urne". Poi, nel pomeriggio, interviene in collegamento telefonico con un'iniziativa del Pdl ad Avezzano. All'inizio la linea telefonica fa le bizze. Silvio c'è, Silvio non c'è. Alla fine il Premier ruggisce un saluto chiaro e netto, e per tutti i 400 tra amministratori pidiellini e supporter di Noi Riformatori accorsi nella sala del Don Orione della cittadina abruzzese, è solo il 'meno male che Silvio c'è' tra applausi scroscianti ed entusiasti. "Stiamo uniti e abbiate fiducia nel Governo - esordisce il Premier - La settimana scorsa abbiamo avuto un'altra fiducia" e "siamo soddisfatti dalla maggioranza che abbiamo visto è autosufficente e più coesa". Concetti già espressi, ma sempre utili quando si tratta di rassicurare gli elettori. UNA RIFORMA EPOCALE - La sala stracolma è già stata scaldata da Angelino Alfano, che poco prima aveva annunciato la presentazione della riforma costituzionale in consiglio dei ministri. "E sarà una riforma epocale - sfrutta l'assist Silvio Berlusconi - giovedì faremo un consiglio straordinario". Csm, separazione delle carriere e responsabilità dei giudici i 'tre cardini della riforma', che siccome "è costituzionale - spiega Alfano - richiede tempi lunghi e quindi non è fatta per Berlusconi". Insiste sul nucleare, sottolinando che "è l'unica alternativa possibile a petrolio e gas" e ribadisce la necessità di riformare le intercettazioni, "perfezionando" il testo varato dal Senato. Parla a braccio e la sala ascolta in religioso silenzio. "Non ci saranno elezioni anticipate - assicura perchè sarebbero un danno per il Paese" e con quello che succede in nord Africa è "molto importante avere un governo stabile e nel pieno dei poteri". Ma anche perchè "i sondaggi ci danno come Pdl al 30,6% e quindi andiamo avanti". Anzi "alle amministrative avremo ottimi risultati". Alla platea lancia segnali forti. Come sulla scuola, per sottolineare di non averla mai attaccata, ma di aver semplicemente difeso il diritto delle famiglie cattoliche meno abbienti ad avere un "buono" per la scuola privata. Detto ciò, aggiunge, gli insegnanti "svolgono un ruolo fondamentale" e hanno uno stipendio "assolutamente inadeguato". Ma anche sul fisco, sottolineando che una riforma tributaria è necessaria "perchè ci sono leggi che rialgono a 40 anni fa". Segue un attacco all'opposizione, "questa palla al piede della sinistra che si inventa di tutto", anche "un mio attacco alle istituzioni, cosa falsa", perché "sono io a subire attacchi senza soluzione di continuità da 17 anni". "Se noi non siamo il meglio - aveva detto in precedenza Alfano alla platea esultante - siamo sempre migliori della sinistra", per poi 'bastonare' il Pd che "con le primarie stanno nel dramma". visto che siamo in Abruzzo, terra martoriata dal sisma del 6 aprile all'Aquila, ecco Berlusconi sottolineare "a tempestività e l'efficacia con la quale il Governo è intervenuto nella ricostruzione della città" contrattacando alle critiche: atanziamento complessivo 14,767 miliardi di euro, dato casa a chi le aveva perse, riaperte scuole per 17 mila studenti.