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Il Milleproroghe sgambetta Roma

Mauro Cutrufo

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«La mia proposta tagliava gli sprechi. Non li aumentava». Vuole ripristinare la verità. Il senatore Pdl e vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo non ci sta a passare per uno «sprecone». Oggi alla Camera si vota il Milleproroghe, dal quale è stato eliminato dopo i rilievi del presidente della Repubblica Napolitano, l'emendamento presentato da Cutrufo che conservava 60 consiglieri e 15 assessori per Roma Capitale. Senatore, cos'è successo? «L'emendamento, approvato al Senato, non è stato capito ed eliminato perché non è stato letto. Ho proposto due emendamenti: il tagliasprechi e quello per mantenere 60 consiglieri comunali e 15 assessori. Il primo è passato e il secondo no».   In cosa consiste il tagliasprechi? «Abolisce gettoni di presenza, rimborsi viaggi e rimborsi per i datori di lavoro dei consiglieri comunali (chi viene eletto va in aspettativa gratuita), introducendo una diaria. La spesa media annua passa così da 2,6 milioni a 2,3. Estendendo il provvedimento a tutti i Comuni d'Italia si risparmierebbero 25-30 milioni. Sono amareggiato. Mi hanno fatto passare per uno sprecone. C'è stata grande leggerezza nel leggere il testo dell'emendamento. C'è stato un attacco feroce dell'opposizione contro Roma. È ora di mettere in chiaro qualche concetto».   Prego. «Roma non è un Comune, ma un ente locale speciale grazie alla legge su Roma Capitale come ha sottolineato Berlusconi. Nel secondo decreto attuativo Stato, Regione e Provincia dovranno trasferirgli funzioni e poteri. In virtù del suo nuovo status Roma ha bisogno di 60 consiglieri e 15 assessori. Nella superficie di Roma entrano Mosca e Washington; Vienna, Amsterdam, Dublino, Atene, Bruxelles, Copenaghen, Pargi, Berani e Lisbona vengono contenute da Roma. Roma è grande quanto New York, Cairo, Barcellona e Buonos Aires messe insieme. Eppure a Parigi ci sono 163 consiglieri e 37 assessori, a Berlino 130 consiglieri... Roma ha appena 2,2 consiglieri ogni 100 mila abitanti: Milano ne ha 4,6, Torino 5,5 e Napoli 6,2. Il mio emendamento serviva alla città di Roma e all'intero Paese. Oltretutto c'è il bisogno di rappresentare tutti i Municipi in modo omogeneo. Roma ha bisogno di un assessore allo Sport e di uno all'Agricoltura». Alemanno dice che ci sarano altre occasioni di porre la questione... «Il Milleproroghe forse non era lo strumento più adatto. Forse anche noi abbiamo comunicato male... Certo la questione potrà essere riproposta con la legge sugli enti locali, il secondo decreto attuativo o il decreto sul federalismo. D'altronde, per uno Stato federale serve una Capitale federale».  

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