Cesare Geronzi, presidente delle Generali, lancia il ramoscello d'ulivo ai grandi soci del gruppo di Trieste.
Geronzioconcedendosi in maniera inconsueta alla stampa, nega qualunque tipo di frizione sulla plancia di comando delle Generali. Luogo nel quale regna «un rapporto bellissimo» e «non c'è bisogno di chiarimento: è un film che vedo rappresentato da voi, in realtà c'è grandissima armonia». Insomma il cda fiume, sette ore di confronto, e le critiche dure espresse dall'industriale marchigiano, sono scivolate senza lasciare risentimenti. Anzi: «Apprezzo moltissimo l'imprenditore Della Valle» spiega l'ex presidente di Mediobanca. Quindi, a proposito delle recenti dimissioni del patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio rileva: «Siete voi», rivolto ai cronisti, «a definirle polemiche». Infine Geronzi sgombra anche il campo da ipotetiche tensioni con l'ad Giovanni Perissinotto rilevando che i rapporti sono «buonissimi». Da Geronzi arriva anche una chiara risposta anche per gli analisti che hanno criticato un suo ruolo troppo esecutivo nel gruppo: «Gli analisti sono giovani e hanno il diritto di pensare ciò che pensano». Il presidente affronta pure il tema della Governance del Leone spiegando che «per un buon 80% è fatta, ci abbiamo lavorato per sei mesi alacremente» e «per completarla abbiamo bisogno di qualche settimana ma il grosso è fatto», prosegue sottolineando che «in questo momento dobbiamo ancora affrontare un piccolo settore, che è l'immobiliare». che «nel complesso è efficiente. Ma si tratta, ora, di rafforzare le strutture operative interne per un ancora maggiore efficienza». Insomma la pace regna a Trieste. E a Roma. Fil. Cal.