Il Cav chiama il Colonnello "Mai dato razzi ai ribelli"
L'istrione in caffettano marrone, in diretta tv, brandisce la sua bibbia, il libro verde, con lo sguardo di brace dardeggiante dietro un paio di lenti. Amici e nemici, tutti sullo stesso piano; e su di loro, rei di lesa maestà, s'abbatte l'ira del tiranno. Ce n'è anche per l'Italia, che torna improvvisamente paese ostile. «Ho sfidato l'arroganza dell'America e della Gran Bretagna e non ci siamo arresi - è l'amarcord di Gheddafi - anche l'Italia è stata sconfitta sul suolo libico». Poi ci accusa apertamente, insieme agli Usa «per aver fornito razzi Rpg ai giovani di Bengasi». Le parole del colonnello libico sono rimbalzate da noi come macigni. E hanno rinfocolato la polemica sulle asserzioni del premier Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi a proposito della Libia ha detto di non aver voluto chiamare Gheddafi per non disturbarlo. Che pure secondo l'alleato Umberto Bossi «è stata un'uscita pessima». In serata, invece, è arrivata la notizia che tutti aspettavano: Berlusconi ha telefonato a Gheddafi, dopo il discorso che il Colonnello ha pronunciato alla Nazione. Nel corso del colloquio di una ventina di minuti, si è parlato, ovviamente anche del passaggio in cui Gheddafi ha sostenuto che l'Italia avrebbe fornito razzi ai manifestanti. Circostanza, quest'ultima, che Berlusconi ha seccamente smentito. Il leader libico Muammar Gheddafi ha invece rassicurato il premier italiano sulla situazione in Libia, dicendo che nel Paese va tutto bene e che la verità sugli eventi la dicono solo i media libici. E Berlusconi ha pure chiesto all'amico Gheddafi di fare di tutto per scongiurare la guerra civile. E di far cessare le violenze. Risposta di Gheddafi: «Le violenze sono state fatte soprattutto a danno dei militari». Il leader della Lega Bossi commentando il discorso di Gheddafi in tv ha specificato che «l'Occidente ha accettato i dittatori pur di avere equilibrio in quei Paesi. Adesso qualcuno pensa che mandati via i dittatori arrivi la democrazia. Ma quei Paesi non sono come quelli dell'Est, dove è successo così. Lì andati via i dittatori arrivano i Fratelli musulmani». E ha descritto Gheddafi come «un uomo che ha perso la calma perché la sua è stata la reazione di un uomo spaventato». E dunque secondo Bossi «per favorire la stabilità nell'area, bisognerebbe mandare i caschi blu e favorire il voto». Le parole del colonnello Muammar Gheddafi relative alla cessione di razzi italiani ai manifestanti sono state smentite pure dal ministro Frattini appena rientrato dall'Egitto: «Una purissima falsità che ci lascia sgomenti e sbigottiti». Una reazione che però è apparsa fiacca al presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che invoca una presa di posizione più attiva da parte del Governo italiano. «È importante che prenda una decisione, tuteli gli interessi delle imprese italiane là». Intanto l'opposizione tuona. Per il vicepresidente del Senato Emma Bonino «è doveroso che l'Italia sospenda immediatamente e unilateralmente il Trattato di amicizia italo-libico del 2008» Esce allo scoperto anche l'ex premier Romano Prodi: «Palazzo Chigi è andato oltre nelle relazioni con Gheddafi e la conseguenza è che si è fatto spettacolo. I rapporti con la Libia sono utili ma la dignità va sempre salvata». Nat. Pog.