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In Tunisia è giallo sulla morte del deposto Ben Ali

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Ancheieri sono circolate voci sulla sua morte. Voci che tuttavia non hanno trovato alcuna conferma: tutto partirebbe da un ictus che avrebbe colpito lunedì l'ex-dittatore tunisino, che sarebbe stato ricoverato in un ospedale di Gedda, in Arabia Saudita. In seguito a questo, l'ex-presidente, deposto il 14 gennaio dopo 23 anni al potere, sarebbe entrato in stato di coma. La moglie del presidente destituito sarebbe partita mercoledì scorso da Gedda per la capitale libica, dove avrebbe anche rapporti d'affari con uno dei figli di Gheddafi. Inoltre sarebbe stata proprio lei a contribuire all'aggravarsi delle condizioni del marito, avendogli comunicato, all'inizio dell'esilio saudita, l'intenzione di partire per la Libia con il loro figlio Mohammad. In Algeria, per il secondo sabato consecutivo l'opposizione è scesa in piazza ad Algeri, o almeno ha tentato di farlo, per chiedere «un'Algeria libera e democratica». Migliaia di agenti in tenuta anti sommossa sono stati dispiegati nei pressi di Piazza Primo Maggio, e ancora una volta hanno impedito ai manifestanti di marciare per le strade della capitale, dove ogni protesta in luogo pubblico è vietata.

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