I 40 giorni caldi del premier
Sono quattro i processi che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dovrà affrontare in meno di 40 giorni davanti al Tribunale di Milano. Le accuse mosse al premier vanno dalla frode fiscale, all'appropriazione indebita, alla corruzione in atti giudiziari, alla concussione e alla prostituzione minorile nell'ambito del caso Ruby. In ordine di tempo, lunedì 28 febbraio sarà il processo Mediaset a riprendere il cammino. I giudici milanesi contestano a Silvio Berlusconi il reato di frode fiscale. Berlusconi avrebbe sfruttato la compravendita dei diritti televisivi per creare fondi neri all'estero ed evadere il fisco italiano attraverso un complicato giro di società fittizie. Questo processo si prescriverà nella primavera del 2013. Sabato 5 marzo, sarà la volta di Mediatrade, che è ancora in fase di udienza preliminare. Il premier è accusato - insieme al figlio Pier Silvio e al numero uno di Mediaset Fedele Confalonieri - di frode fiscale e concorso in appropriazione indebita. L'11 marzo toccherà invece al «processo Mills». In tutti e tre i gradi di giudizio i giudici hanno riconosciuto che David Mills è stato corrotto per testimoniare il falso nei processi «All Iberian» e «tangenti alla Guardia di Finanza». Per il pubblico ministero Fabio De Pasquale, che si occupa della causa, il premier Berlusconi pagò Mills con 600 mila dollari per indurlo a dichiarare il falso. Questo procedimento si prescriverà entro aprile 2012. Il quarto processo è quello sul caso Ruby, nel quale il premier è indagato per concussione e prostituzione minorile. Il giudice per le indagini preliminari Cristina di Censo ha deciso ieri mattina di mandare a giudizio Berlusconi con rito immediato e la prima udienza davanti alla quarta sezione del Tribunale di Milano è stata fissata per il 6 aprile.