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L'Udc insiste: «Casini premier»

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Eper il dopo Berlusconi il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, rilancia: «Casini sicuramente è il nostro candidato». Il Terzo Polo agogna la fine dell'era del Cavaliere, anche se Casini teme «che si arrivi alle elezioni sull'onda dell'attacco allo Stato, alla corte costituzionale, con uno scontro terribile di potere senza precedenti nella storia repubblicana». In questo contesto, «alcuni propongono un'alleanza costituzionale, e in questo senso viene evocato il mio nome», ammette Casini. Poi aggiunge, però, di augurarsi che «l'epilogo di questa legislatura non richieda risposte straordinarie». Il Terzo polo è comunque al lavoro. Rutelli distribuisce i compiti: «È naturale che Fini e i suoi raccolgano consensi nell'area del centrodestra, così come Alleanza per l'Italia in quella dei riformisti e dei moderati di centrosinistra e Casini al centro». Rutelli auspica «una larga convergenza, da Forza Italia al Pd, con il nuovo polo», per «trovare soluzioni concrete e serie per la crescita. Però - sottolinea - se non ci fossero le condizioni per un governo in grado di affrontare i problemi del Paese è naturale che si restituisca la parola agli elettori». I numeri sarebbero confortanti. Il capogruppo alla Camera di Api, Bruno Tabacci, ha illustrato «gli ultimi sondaggi» secondo i quali «il 45% degli italiani rigetta l'attuale assetto politico. Dunque - ha spiegato - il giudizio su questo bipolarismo è negativo e per il terzo polo c'è uno spazio crescente».

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