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Anche Napoli prepara la spallata

Sara Tommasi

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Storie di letto, di onorevoli e ministri, di camorra e di bustine allucinogene sciolte nell'acqua. Alchimie da girone dei dannati, tra Kamasutra e vecchi merletti, intesi come ricami di chi inciucia sul privato, tesse fili improbabili e prova a rianimare col mantice l'asfittica inchiesta dei presunti festini a luci rosse di Arcore. Ma, anche se perde, l'olio della macchina sputtanatrice si allarga e, arrivato a Napoli, ora prova a fare la pozza con le intercettazioni che riguardano Sara Tommasi, la showgirl coinvolta in un giro di prostituzione su cui indaga la Dda di Napoli. I pm Antonello Ardituro e Marco Del Gaudio e l'aggiunto Alessandro Pennasilico intendono esaminare il materiale prima di prendere iniziative. La mossa successiva dovrebbe essere un incontro con i pm di Milano che indagano sul caso Ruby per concordare una comune strategia; quindi, potrebbero essere convocate in Procura alcune persone informate dei fatti, tra le quali la stessa Tommasi. È invece esclusa al momento la convocazione del fotografo Fabrizio Corona, che in alcune interviste ha affermato che la criminalità napoletana starebbe cercando di vendere fotografie di Berlusconi nudo. Comunque, la vita recente di Sara Tommasi, dopo essere naufragata sull'Isola dei Famosi, adesso si è incagliata sulle scogliere di Napoli per rinverdire fasti non esattamente desiderati. Se non a tutti i costi, da quelli, i protagonisti del reality show, a suo tempo ribattezzati «morti di fama». Orbene, l'incontro che Sara Tommasi ebbe il 30 gennaio in un hotel di Giugliano (Napoli) fu organizzato da tale Bartolo, impresario coinvolto in un presunto giro di prostituzione e contraffazione di banconote. Costui era stato contattato da due uomini di Casal di Principe, noti alle forze dell'ordine, che volevano regalare questa serata con la showgirl a un loro amico. È uno degli elementi che emergono dall'inchiesta sul giro di «squillo» nel cui ambito sono state effettuate intercettazioni a carico della starlette, laureata alla Bocconi. In un primo momento, gli investigatori hanno creduto che l'uomo cui era stato «regalato» l'incontro con la Tommasi fosse un latitante, quindi hanno compiuto indagini a Casal di Principe verificando che non si trattava di un ricercato. Il prezzo della serata si sarebbe aggirato intorno ai 1.500 euro. Secondo quanto trapelato, Sara Tommasi negli ultimi mesi sarebbe stata a Napoli quattro, cinque volte per appuntamenti artistici; in alcune circostanze Bartolo le avrebbe proposto dei clienti, ricevendo qualche volta risposte positive e in altri casi dei no. Nell'informativa depositata ieri in Procura, di una cinquantina di pagine, ci sarebbero una quindicina di sms e i testi di molte telefonate, in cui Sara Tommasi parla sia di Lele Mora sia di Fabrizio Corona. C'è un sms al ministro Ignazio La Russa, nel quale lei gli chiede di incontrarlo e lui risponde di essere impegnato e rifiuta. Altri sms risultano inviati anche a Silvio e Paolo Berlusconi, senza risposta (in uno di questi la showgirl attacca duramente il premier: «Silvio vergognati! Mi hai fatto ammalare, paga i conti dello psicologo»). C'è anche un'intercettazione in cui Bartolo parla del fatto che la scorta del premier fosse a disposizione della Tommasi. Circostanza nettamente smentita da Palazzo Chigi: «Mai nessuna auto del Presidente del Consiglio né del suo apparato di sicurezza si è recata a casa di chicchessia, tanto meno di Sara Tommasi». Anche dalle telefonate intercettate risulta quanto la soubrette ha detto nella trasmissione radiofonica «Un giorno da pecora»: era costantemente preoccupata che qualcuno le somministrasse bevande drogate con sostanze stupefacenti. Dalle intercettazioni emergono anche contatti con Fabrizio Del Noce, Massimo Giletti e Gigi D'Alessio. Gli investigatori sono orientati a convocare la Tommasi in Procura la settimana prossima.   Ieri è stato anche il giorno delle reazioni. «Sono veramente indignato per l'accostamento arbitrario e immotivato del mio nome a vicende che riguardano un'inchiesta napoletana relativa all'attrice Sara Tommasi, alla quale, come si evince dagli stessi articoli sono del tutto estraneo», ha dichiarato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Dal canto suo, Lele Mora ha affermato: «Umanamente, e tentando di superare il dolore che mi procura l'ennesimo ingiusto attacco rivolto alla mia persona, sono assai dispiaciuto per il difficile momento che Sara sta attraversando, e che dovrebbe suggerirle di affrontare prima di tutto i suoi problemi di salute». Molto più diretto, come da copione, Vittorio Sgarbi: «Sono stato fidanzato per qualche ora con Sara Tommasi e l'ho portata a Venezia, oltre che in Bulgaria, nell'aereo presidenziale. Ma ci tengo a precisare che era con me, non con Berlusconi, che quindi non l'ha pagata».

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