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"Ero innamorata del Cav"

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Sara Tommasi

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«Quando l'ho conosciuto, Silvio Berlusconi ha conquistato il mio cuore, come quello degli italiani. Ora sono delusa. Uno scandalo del genere può coinvolgere una starlette come me, ma non un politico, che dovrebbe dare il buon esempio. Lui invece è super processato». Così Sara Tommasi, da Dubai, dove è in vacanza, interviene sullo scandalo che la vede protagonista. «Non sono una escort», precisa, ridendo. «Magari lo fossi, sarei molto ricca», aggiunge la ragazza, che ha nel suo curriculum anche una laurea in Economia alla Bocconi. Giura di sentirsi «assolutamente tranquilla» nonostante il collegamento del suo nome ad un cocktail esplosivo di sesso, droga e camorra. «Il mio lavoro mi porta a contatto con un certo ambiente e personaggi del calibro di Berlusconi, Gheddafi, Putin. Non mi pento di niente. Che cosa avrei dovuto fare? Non lavorare nello spettacolo?», esclama. Lo scandalo e le possibili conseguenze, dice, «non mi porteranno vantaggi, ma neanche svantaggi», anzi è probabile che alla fine questo clamore dia ulteriore notorietà e lavoro, «come è già successo ad altre ragazze, vedi Belen». La preoccupazione, quasi un'ossessione, è invece quella di «ricatti, persecuzioni, telefonate anonime, pedinamenti e violenze» che non le consentono più «di uscire di casa». Tutti episodi oggetto di denunce «fatte da tempo» contro ignoti - spiega - e di segnalazioni a numeri dedicati alle vittime di stalking. «Dov'è la polizia in questo Paese?», si chiede Sara Tommasi. «Il vero scandalo è questo: che una ragazza spaventata sia preda facile di banditi», aggiunge. Con Berlusconi dice di non avere «rapporti diretti» ma semmai contatti «tramite amici comuni, anche ministri». Al nome di Ignazio La Russa corrisponde «una conoscenza di lungo corso», nella versione della ragazza. Il ministro ha smentito, ma lei conferma: «Lo conosco da una vita, se qualcuno dice che non è vero, non c'è problema - conclude Sara Tommasi - gli archivi parlano».

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