«Non ho passato nulla al Giornale»

«Perrispetto istituzionale - spiega Brigandì a Vietti - per almeno due settimane non parteciperò ai lavori della commissione e del Plenum. La procura così avrà tempo per fare i suoi accertamenti sulla vicenda e per rendersi conto che io con la diffusione di queste carte non c'entro proprio niente». Nella sua lettera al vicepresidente del Csm Brigandì sottolinea anche come ogni procedimento sia di fatto pubblico. «Il principio di segretezza degli atti che riguardano il procedimento nei confronti di Ilda Boccassini - sottolinea Brigandì - comunque è infondato perché i processi, in Italia, e soprattutto la loro sentenza, sono di fatto pubblici». Immediata la risposta di Vietti: domani il comitato di presidenza del Csm valuterà la lettera del consigliere Brigandì.