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Liberi i due ragazzi arrestati domenica per gli scontri

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PerGiacomo Sicurello, 23 anni, studente, componente del comitato No Expo e attivista di quello 5 Stelle, e Simone Cavalcanti, 21, anni programmatore informatico e blogger di Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) con il nome di "Spillo89", non c'è stata la «condanna esemplare» auspicata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, anche perché ieri si è solo discusso della richiesta di custodia cautelare. E così i due giovani sono stati scarcerati dopo una notte in Questura. Questo perché il giudice di Monza Natalino Giuseppe Airò ha giudicato il loro ruolo negli scontri tra le forze dell'ordine e un gruppo di manifestanti di varia estrazione (anarchici e sinistra antagonista) «non connotato da particolare gravità». Una decisione che al Viminale non è passata inosservata, anche alla luce delle parole espresse in mattinata dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che aveva definito «inammissibili» i disordini di domenica. Parole molto apprezzate da Maroni che ha dunque evitato ufficialmente ulteriori polemiche. Nelle stanze del Viminale si è però più volte ribadito che la decisione del tribunale va «nella direzione opposta a quella in cui si dovrebbe andare, auspicata anche dal Presidente». Con il rischio, si aggiunge, di una reiterazione del reato. Il pm aveva chiesto inizialmente il carcere per Sicurello e l'obbligo di dimora per Cavalcanti, ma i due sono stati liberati, tra le grida di giubilo dei loro amici che li aspettavano fuori dall'Aula. «Ci sono delle immagini che dimostrano che non abbiamo fatto alcuna violenza - ha detto Cavalcanti -. Abbiamo addirittura restituito un manganello alle forze dell'ordine».

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