Bocchino: «Tatarella ricordiamolo insieme»
Ilcapogruppo di Fli alla Camera prova a rilassarsi. Onorevole, ma non le sembra un paradosso celebrare colui che fu il ministro dell'Armonia con manifestazioni separate? «Sono d'accordo. Il clima politico di oggi è questo. Salvatore Tatarela aveva rivolto un invito alla moglie di Pinuccio. Ma purtroppo non è stato possibile». Non sarebbe il caso, pur rimanendo ognuno nel suo partito, ritrovarsi almeno sulla figura di Tatarella? «Mi auguro che un domani, in futuro, il clima politico sia diverso per cui si possa fare una manifestazione assieme o ritrovarsi alla stessa manifestazione». Intanto, la signora Angiola, moglie di Tatarella, ha bollato la vostra come una commemorazione di sinistra. E anche Gasparri si è detto d'accordo. Aveve fatto un ricordo d'opposizione? «Guardi, abbiamo chiamato a ricordare Tatarella tre presidenti della Camera. Mi sembra quanto più istituzionale possibile». E secondo lei se fosse stato vivo oggi dove sarebbe stato? Nel Pdl o in Fli? «No, guardi, penso che volerlo iscrivere a questo o quel partito sia un errore. Anche perché Tatarella è morto nel 1999, dodici anni fa. E dodici anni in politica sono un'era geologica. Penso però che su un punto potremmo essere tutti d'accordo: Tatarella si battè per costruire un centrodestra moderato». Che vuol dire? Che quello di Berlusconi è estremista? «Dico che tra un centrodestra estremista e uno moderato avrebbe preferito questo secondo». D'accordo, ma fu un bipolarista convinto. Non avrebbe mai accettato il Terzo polo che state costruendo... «Noi eravamo nel centrodestra e siamo stati cacciati. Ci proponiamo di costruire un nuovo polo moderato che magari scriva assieme alla sinistra le regole e poi punti al governo del Paese». Alla vostra celebrazione a Roma hanno parlato Fini, Violante e Casini, a Bari Emiliano e Vendola. Solo esponenti d'opposizione? «Solo esponenti istituzionali. Dei primi tre ho già detto, Emiliano e Vendola sono sindaco e presidente della Puglia. E poi, guardi, tanti si possono riconoscere in Tatarella. Ci sono tatarelliani ovunque. Lo sono Elio Vito e lo era il repubblicano Gaetano Gorgoni nel '92. Lo è Pino Pisicchio, che oggi è con Rutelli nell'Api e lo sono anche coloro che militano nel Pdl e nel Fli. E anche Massimo D'Alema, nella commemorazione del decennale della morte, disse di essersi ispirato in Puglia a "Oltre il Polo"».