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L'anti-Santoro

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Vittorio Sgarbi

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C'era solo un modo per arginare l'onda d'urto di Santoro: mettere in prima serata chi fosse in grado di gareggiare con lui per verve polemica, capacità dissacratoria e soprattutto forte impatto mediatico. Ecco quindi che il direttore generale di Viale Mazzini, Mauro Masi, ha tirato fuori dal cilindro Vittorio Sgarbi. La trattativa era aperta da tempo e ieri il suo nome è approdato nel cda che ha varato i nuovi palinsesti. Il format è ancora da definire, ma di certo c'è che sarà su Raiuno in prima serata per cinque venerdì, a partire dall'11 marzo. Anche se il critico d'arte sta valutando l'ipotesi di uno slittamento a mercoledì 14 per evitare lo scontro televisivo del venerdì sera con Zelig. Altra corazzata in prima serata sempre su Raiuno, è quella di Bruno Vespa che proporrà il mercoledì degli speciali di «Porta a Porta». Sempre Vespa in coppia con Pippo Baudo condurrà in prime time a partire dal 16 marzo, un programma sui 150 anni dell'Unità d'Italia. Sgarbi ha già dato alcune indicazioni su come intende impostare la sua trasmissione che dovrebbe chiamarsi «Il bene e il male». I temi in ballo dovrebbero essere l'eutanasia, l'arte, la religione. «Non sarà anti Saviano in alcun modo - ha detto - Anzi, Saviano ha dimostrato che si può fare televisione senza fare calare l'audience anche con monologhi lunghi 20-25 minuti. Questo è il tipo di programma che voglio fare».   Il modello quindi che Sgarbi intende seguire è quello di «lunghi discorsi dando ampio spazio alle persone senza interruzioni». Anche nei confronti a due, «è giusto - ha spiegato - che ciascuno dei partecipanti parli senza interruzioni. Voglio fare un dialogo su comunismo e libertà, per esempio, mettendo a confronto Dario Fo e Marco Pannella». Sgarbi precisa di non volere fare una trasmissione politica, a meno «di non intendere la politica in senso crociano, come espressione del pensiero filosofico», spiega. E sull'eventuale partecipazione del premier Silvio Berlusconi al suo programma, il critico d'arte non ha dubbi: «Lo inviterei non per parlare di politica ma di Dio». La nuova scansione dei palinsesti farà perdere una puntata a settimana a «Parla con me» di Serena Dandini su Raitre (probabilmente quella del venerdì). Il suo programma si svolgerà per otto settimane tra fine febbraio e fine aprile e durerà fino al 27 maggio, cioè quasi due mesi rispetto alla data di chiusura della stagione che in un primo momento era stata ipotizzata per il primo aprile. Lucia Annunziata, avrà un nuovo programma su Raitre a partire da metà marzo. «Sarà una mega inchiesta in sei puntate sul potere nella Seconda Repubblica». Il titolo è appunto «Potere» e i temi saranno la ridefinizione della ricchezza in Italia, la Fiat, il Corriere della Sera, la Magistratura, il Quirinale, e il Populismo. «La prima idea è quella di capire chi comanda in Italia e la seconda è quella di combinare la serialità con il genere dell'inchiesta tematica». Un fatto questo che sembra voler recuperare la tradizione di grandi precedenti come «La notte della Repubblica» di Sergio Zavoli. Alle inchieste lavorerà la redazione di «In mezz'ora» (che continuerà ad andare in onda), che si è arricchita della presenza di Rita Pinci come coordinatrice e di altri giovani autori e giornalisti. Il direttore generale Mauro Masi ha riferito che incontrerà al più presto il direttore Ruffini «per trovare una soluzione concordata sul programma dell'Annunziata».   I palinsesti primaverili approvati dal cda prevedono alcune prime serate, su Raidue e Raitre, per i programmi dedicati ai 150 anni dell'Unità d'Italia curati dalla struttura guidata da Giovanni Minoli. In cda oltre ai palinsesti, è stato posto il problema della programmazione del «Caimano». Il film di Nanni Moretti sembra che sia destinato ad un percorso tortuoso. A sollevare il caso delle pellicola di Moretti, dove lo stesso regista veste i panni del premier Silvio Berlusconi, è stato il consigliere d'amministrazione Giorgio van Straten, vicino all'opposizione. Il consigliere avrebbe chiesto come mai il film, rientrato nelle possibilità di trasmissione Rai dopo il passaggio pay su Sky, sia stato negato per la trasmissione nel ciclo dei film di prima serata di Raitre. Van Straten ha contestato in cda che alla richiesta di Raitre, per un passaggio del film lunedì 31 gennaio o lunedì 7 febbraio, è stato risposto che il film è stato opzionato fino a maggio da Raiuno ma senza alcuna indicazione dei tempi e dei modi di trasmissione. Novità in vista anche per Maurizio Costanzo che dovrebbe guidare una nuova trasmissione nell'access prime time di Raidue. Nonostante l'approvazione all'unanimità dei palinsesti, l'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, ha contestato le decisioni in quanto «non c'è stato alcun confronto».  

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