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Berlusconi all'attacco di pm e Fini

Silvio Berlusconi

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 ''Cari amici, torno a rivolgermi a voi, dopo una settimana densa di avvenimenti in Italia e nel mondo'', e in questi avvenimenti di rilievo Silvio Berlusconi, nel nuovo messaggio audio per il sito dei Promotori della libertà, dedica uno spazio anche alle inchieste che lo riguardano, pur senza entrare nello specifico di nomi o circostanze. Dunque, ecco, insieme al tema del federalismo, l'accostamento tra i rivolgimenti in Egitto ''mentre da noi alcuni magistrati perseverano nell'intromettersi in modo illegittimo nella vita privata dei cittadini e i giornali appaiono concentrati solo a guardare queste vicende, come dal buco della serratura'', proprio quando appunto ''nel mondo, e più precisamente alle nostre frontiere, stanno avvenendo cambiamenti epocali''. Poi ecco il cenno al voto sulle perquisizioni degli uffici del cassiere Spinelli a Milano, e qui, con una certa dose di autoironia per alleggerire la tensione del tema, il leader Pdl parla di sé in terza persona, rivendicando che ''il Parlamento ha respinto, in una sola giornata, con una maggioranza ampia e qualificata, la richiesta della procura di Milano di perquisire gli uffici della segreteria politica di un parlamentare, un certo Silvio Berlusconi, sempre lui''. ''Non ci faremo distogliere dalle polemiche e non ci faremo intimidire da un'opposizione che continua a perseguire il tanto peggio tanto meglio'', ribadisce Berlusconi che si dice ''sicuro che i cittadini hanno ben chiaro chi è che lavora per il bene dell'Italia e chi invece fa il contrario''. Il messaggio finale e' ''siate dunque sereni, diffondete come sempre, e ve ne ringrazio molto, il nostro messaggio e prendetevi da me un forte, fortissimo abbraccio''. AVANTI COL FEDERALISMO - "Il governo ha fatto un ulteriore passo in avanti nell'approvazione del federalismo fiscale, approvazione che completeremo in Parlamento nel pieno rispetto delle procedure previste dalla stessa legge di riforma e delle indicazioni del Capo dello Stato", sottolinea il presidente del Consiglio. "Questa riforma - ribadisce - garantirà che una parte consistente delle risorse rimangano sul territorio che le ha prodotte, pur senza venir meno ai doveri di solidarietà nazionale che ci impone il fatto stesso di vivere uno Stato del quale fra breve celebreremo i 150 anni dell'unità. È significativo che proprio questo anniversario coincida con una riforma così importante e profonda dell'assetto del nostro Stato". "Grazie al federalismo fiscale i cittadini potranno infatti meglio controllare l'impiego delle risorse, e gli amministratori locali saranno più responsabilizzati. Questo significherà meno costi, servizi più efficienti, una competizione virtuosa fra le Regioni per garantire al cittadino migliori condizioni di vita".   FINI TRADITORE - Il premier attacca poi il presidente della Camera Gianfranco Fini. Futuro e libertà è all'1,6 per cento,  dice Berlusconi. "Il paradosso è che il germe della divisione - attacca il premier - è stato inoculato all'interno del Popolo della libertà da uno dei fondatori del nuovo partito, l'onorevole Fini, eletto, proprio con il voto della maggioranza, a presidente della Camera". "Così uno stillicidio di polemiche, di critiche e di distinguo pressoché quotidiani ha finito per offuscare i meriti dell'azione del nostro governo e alla fine ha condotto alla nascita di un nuovo gruppo parlamentare e di un nuovo partito, passato all'opposizione in alleanza con la sinistra tradendo il voto degli elettori e consegnandosi ad un futuro di consensi, valutato dagli esperti all'1,6%".  

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