«Partiti non ne faremo, ma qualcosa faremo».
Ilconduttore ha ricordato l'iniziativa, poi rimandata, lanciata con Marco Travaglio e Barbara Spinelli di una manifestazione a Milano a sostegno dei pm: «Berlusconi aveva preannunciato l'intenzione di manifestare contro i magistrati. Noi abbiamo annunciato una contromanifestazione per il diritto alla verità. Nel caso Ruby la privacy non c'entra, non solo perché il premier ha telefonato alla questura di Milano, ma anche perché nei videomessaggi il premier ha fatto dichiarazioni importanti che meritano di essere riportate». «Per fortuna - ha continuato Santoro - il premier ha rinunciato a quella manifestazione e noi abbiamo deciso di rimandare la nostra. Poi i soliti giornali hanno scoperto che noi faremo un partito. Non conoscono Marco Travaglio, perché bisognerebbe torturarlo per farlo scendere in politica. E non conoscono me, perché è dai tempi di Samarcanda che sostengo che la frammentazione politica è uno dei mali peggiori». Ma nonostante le smentite di Santoro c'è già chi saluta il neopartito. Tra questi il vicepresidente della Vigilanza Rai Giorgio Merlo (Pd): «È positivo che Santoro ed altri abbiano annunciato la nascita del movimento politico Per legittima difesa. Un'iniziativa coraggiosa che mette fine alle strumentalizzazioni che accompagnano settimanalmente il conduttore di Annozero».