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«Giovedì 3 ore 19: voto autorizzazione Berluscon

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Obbligopresenza senza eccezione alcuna. Annullare ogni iniziativa, impegno, missione». Il diktat, che di democratico ha ben poco, è di Dario Franceschini. Il capogruppo del Pd a Montecitorio ha inviato questo preciso messaggio via sms a tutti i suoi deputati. Insomma, l'opposizione ci riprova. Giovedi l'aula della Camera discuterà sulla richiesta della procura di Milano di effettuare perquisizioni negli uffici del contabile di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli, nell'ambito dell'inchiesta sul caso Ruby. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. L'aula si dovrà esprimere sul parere della Giunta per le autorizzazioni che, la scorsa settimana, ha proposto a maggioranza di restituire gli atti alla procura ritenendo la questione di competenza del Tribunale dei ministri. Secondo quanto l'esponente del Pdl, Maurizio Paniz, ha esposto in Giunta (dove è capogruppo del suo partito), infatti, Silvio Berlusconi la sera del 27 maggio scorso telefonò alla Questura di Milano in merito all'affido di Ruby, allora ancora minorenne, convinto che fosse la nipote del presidente egiziano Mubarak. Il Cav, insomma - è questa la tesi della maggioranza - agì in qualità di premier e quindi il reato di concussione per lui ipotizzato sarebbe un reato funzionale, di competenza del Tribunale dei ministri. Se - come sostengono la difesa del premier Berlusconi e il Pdl - venisse accertato che la procura di Milano non è competente ad indagare sul «Ruby-gate», gli atti dell'inchiesta fino ad ora compiuti potrebbero anche correre il rischio di diventare nulli. Giovedì il dibattito si aprirà alle 15, mentre alle 19 è previsto il voto con diretta tv a partire dalle dichiarazioni di voto. La maggioranza dovrebbe senza troppi problemi far passare la proposta, ma i democratici non perdono mai la speranza. E, in ogni caso, non possono permettersi di fare brutte figure assentandosi dal voto, mentre i loro elettori si affannano a raccogliere firme contro il Cav. In conferenza dei capigruppo, in realtà, Pd, Udc e Fli avevano proposto di votare non prima della prossima settimana, mentre Pdl e Lega insistevano per fissare il voto già per mercoledì 2. La scelta della giornata di giovedì è stata quindi il frutto della mediazione condotta dal presidente della Camera, Gianfranco Fini. Intanto sarà formalizzata in settimana la richiesta di processo con rito immediato per Silvio Berlusconi da parte della Procura di Milano. Nelle carte che verranno inviate in settimana al gip Cristina Di Censo dalla procura, secondo quanto si vocifera in ambienti giudiziari, non ci saranno solo le oltre 600 pagine di atti inviate alla Camera. Verrà quindi depositato altro materiale per provare i reati di concussione e prostituzione minorile ascritti al premier, migliaia di documenti che il gip dovrà esaminare nei prossimi giorni.

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