Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

segue dalla prima di AUGUSTO PARBONI Ieri la procura di Milano ha inviato alla Giunta per le autorizzazioni, che si deve pronunciare sulla richiesta di perquisizione dell'ufficio del «cassiere» del Cavaliere, altre 227 pagine, materiale integ

default_image

  • a
  • a
  • a

Manon conterrebbero fotografie o video a «luci rosse». Il nuovo materiale inviato alla Camera (avviso a comparire davanti ai pm il primo febbraio per Nicole Minetti, indagata per sfruttamento della prostituzione) contiene anche i risultati delle perquisizioni effettuate nelle abitazioni di via dell'Olgettina, a Milano 2, dove abitano le ragazze che avevano contatti con il consigliere regionale. Nella cantina di Maria Esther Garcia Polanco, ad esempio, gli investigatori hanno trovato diversi chili di cocaina, che però sembra essere risultata del convivente, che ha usato la Mini-Cooper di proprietà di Nicole Minetti mentre lei era in vacanza. Spunta dunque anche droga nelle carte della procura che indaga sul «caso Ruby» ed emergono anche incontri che il premier avrebbe avuto con le ragazze che hanno subito perquisizioni. Le giovani avrebbero infatti parlato al telefono dell'incontro, avvenuto il 15 gennaio, con i legali di Berlusconi nella villa di Arcore per studiare, secondo i pm, quale strategia difensiva mettere in atto e come attaccare il lavoro degli inquirenti. Non solo. Nelle 227 pagine ci sono riferimenti a un giro di soldi per pagare le case alle ragazze e alle spese di Karima el Marough, Ruby Rubacuori: 12 mila euro per comprare biancheria intima. Nel corso della perquisizione avvenuta nella sua abitazione il 17 gennaio, sono state trovati anche appunti con l'indicazione di cifre considerevoli che avrebbe ricevuto dall'entourage del premier. In particolare in un appunto la giovane marocchina scrive di dover ricevere «4 milioni e mezzo da B. entro due mesi» e di aver ricevuto 170 mila euro da Giuseppe Spinelli. Molti pure gli elementi raccolti dai pm nei confronti della Minetti. «A lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perché dice "bene me le sono levate dai cogl..., lo stipendio lo paga lo Stato"». Sempre alla Minetti sarebbero state sequestrate fatture riguardanti canoni di via dell'Olgettina per importi che in un anno arrivano a oltre 50 mila euro. Secondo l'accusa, infatti, sarebbe stata proprio lei a gestire le case da affidare alle ragazze che frequentavano la villa ad Arcore. «Quando si cagh... addosso per Ruby chiamerà e si ricorderà di noi, adesso fa finta di non ricevere chiamate», ha scritto Nicole Minetti in un sms inviato a Barbara Faggioli il 9 gennaio. Rabbia, dunque, contro il premier da parte della Minetti, che non accetta il comportamento di Berlusconi, che secondo lei le avrebbe «abbandonate» appena è scoppiata questa inchiesta. A sostegno della propria tesi, l'accusa ha inserito anche la posizione di un'altra ragazza, Maria Makdoum, la quale nei giorni scorsi avrebbe riferito ai pm l'esistenza di «festini a luci rosse» ad Arcore e della cosiddetta «sala del Bunga Bunga». Arrivati alla villa, racconta ai pm la ragazza, «ognuna di noi si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il presidente disse: "Ora facciamo il Bunga Bunga" e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale». Maria fa la danza del ventre mentre la De Vivo resta «in mutande e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parte intime. E si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava la samba in maniera hard. Il presidente le toccava il seno e altre parti intime», insiste, «anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena, tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime». Nel dossier della procura di Milano c'è anche l'interrogatorio del carabiniere che scorta Emilio Fede, Luigi Sorrentino. La sera di San Valentino del 2010, ha raccontato, Silvio Berlusconi festeggiò ad Arcore e con lui c'erano «tante ragazze in baby doll rosso». In macchina con Fede, ha poi riferito, «c'era anche una ragazza marocchina». C'è, infine, un lungo elenco di preziosi e denaro sequestrati alle giovani dell'Olgettina negli atti inviati dalla procura di Milano alla Camera. A Concetta De Vivo il 14 gennaio sono stati trovati un orologio Longines, un orologio Rolex e un anello di oro rosa. A Barbara Guerra sono state trovate buste con banconote per complessivi 18 mila euro che ha dichiarato essere il pagamento per le serate.

Dai blog