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Le ripicche di Gianfry bloccano anche il Copasir

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Ladecisione è stata presa dal presidente Massimo D'Alema «per senso di responsabilità», dopo che membri di Pdl e Lega avevano annunciato che avrebbero disertato la seduta perché la composizione del Comitato non rispetta la parità tra maggioranza ed opposizione. Critico D'Alema, che ha parlato di decisone «immotivata», sottolineando che «un organismo così delicato non può rimanere paralizzato a lungo». In piena bufera Ruby, alcuni esponenti dell'opposizione del Copasir intendevano porre a Letta domande sul dispositivo che tutela la sicurezza del premier, alla luce dell'inchiesta che ha portato alla luce un «via vai senza controlli» dalla residenza di Arcore. Nonchè un ruolo importante della vigilanza privata – e non di 007 e forze dell'ordine – a guardia dell'ingresso della villa. Ma la scorsa settimana l'audizione è stata rinviata perché il sottosegretario doveva accogliere il feretro di Luca Sanna, l'alpino morto in Afghanistan. Ieri il nuovo rinvio e la sostanziale paralisi del Comitato. In una conferenza stampa alla Camera, i quattro esponenti di Pdl e Lega del Comitato (Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello, Giuseppe Esposito e Marco Reguzzoni) hanno lamentato che l'attuale composizione del Comitato, con sei membri di opposizione e quattro di maggioranza, viola la legge che prevede la parità. E nel mirino è finito Gianfranco Fini. Sì perchè, hanno ricostruito i quattro, «l'equilibrio si è rotto con il passaggio di Fli all'opposizione, formalmente il 14 dicembre, quando è stata respinta la mozione di sfiducia al Governo. A quel punto il deputato finiano Carmelo Briguglio si è dimesso dall'organismo e lo stesso ha fatto il senatore Giuseppe Caforio (Idv). Al posto di Briguglio sarebbe dovuto entrare un esponente del Pdl ed al posto di Caforio un altro membro dell'opposizione, in modo da ripristinare il rapporto di cinque a cinque tra maggioranza e opposizione previsto dalla legge». «Noi – ha ricordato Cicchitto – abbiamo presentato il nome dell'onorevole Lanfranco, che però non è stato mai nominato dal presidente della Camera, il quale ieri ha invece accettato il ritiro delle dimissioni di Briguglio: è uno sgarbo, una presa in giro nei confronti del Pdl. O questa ferita si rimargina o non metteremo più piede al Copasir, la cui attuale composizione viola la legge». Aggiunge Esposito: «Basta mistificazioni. Le mancate dimissioni di Briguglio impediscono il funzionamento del Copasir». A stretto giro la replica di D'Alema, che decide prima di sconvocare l'audizione di Letta e poi incontra la stampa per replicare. In queste settimane, ha puntualizzato, «abbiamo lavorato, in attesa delle determinazioni dei presidenti delle Camere sui nuovi membri del Comitato, normalmente, senza che la maggioranza sia mai stata messa in minoranza. Per questo motivo Briguglio e Caforio non hanno mai partecipato alle riunioni con il rispetto rigoroso del criterio di pariteticità e dei diritti della maggioranza. Considero quindi il gesto di Pdl e Lega una forzatura».

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