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L'ex igienista del premier Minetti ha detto sì alla convocazione dei magistrati

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.Anche se il premier, indagato a Milano per prostituzione minorile e concussione ha deciso di non presentarsi davanti ai magistrati lombardi, gli inquirenti vanno avanti spediti. Una scelta decisamente differente, invece, quella presa dal consigliere regionale Nicole Minetti, anche lei indagata dalla stessa procura. L'ex igienista dentale del Cavaliere, ha infatti deciso che si presenterà davanti ai pm titolari delle indagini sul «caso Ruby» il primo febbraio: potrà sia rispondere alle domande dei magistrati e respingere le accuse, oppure avvalersi della facoltà di non rispondere. Nelle centinaia di carte inviate dalla procura alla Giunta per le autorizzazioni della Camera, sono contenute moltissime intercettazioni telefoniche ed sms tra Minetti e le ragazze che frequentavano la villa di Arcore. Queste conversazioni, sostengono gli inquirenti, dimostrerebbero che il consigliere regionale si occupava di gestire le giovani che abitano in via dell'Olgettina 65. Intanto la posizione di Berlusconi verrà stralciata per procedere separatamente rispetto a quella dei coindagati (Lele Mora, Nicole Minetti, Emilio Fede e altre due persone), iscritti ben prima del premier, quindi «fuori tempo» per un'analoga richiesta di rito immediato. Al momento, comunque, non ci sarebbero ulteriori iscrizioni nel registro degli indagati, nè contestazioni di nuovi reati. Sulla questione delle presunte «irregolarità» che sarebbero emerse nella conduzione delle indagini difensive dei legali del premier, non è stato ipotizzato alcun reato.

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