Più procura per tutti
Nella strategia militare c’è una sigla che quando compare fa venire i brividi: MAD. Significa Mutual Assured Destruction, cioè mutua distruzione assicurata. È lo scenario della guerra termonucleare: le armi sono letali per tutti, non esiste armistizio né pace. C’è solo la distruzione totale. Cari lettori de Il Tempo, mi pare che le istituzioni della nostra Repubblica stiano correndo questo rischio. La giornata di ieri è esemplare: il ministro Franco Frattini risponde in Parlamento a un’interrogazione sul caso Fini-Montecarlo, i parlamentari di Futuro e Libertà denunciano Frattini alla magistratura e chiedono le dimissioni del presidente del Senato. Nel frattempo le carte della procura di Milano sul Ruby-gate arrivano a ondate, un’operazione che punta a tritare mediaticamente Silvio Berlusconi. Il quale a sua volta risponde a questo assalto con altrettanta veemenza. È una guerra senza confini che si proietta sui giornali e sulle televisioni, in particolare sulla Rai, dove la falange di Annozero compie la sua missione antiberlusconiana del giovedì sfornando un programma dal quale il direttore generale di Viale Mazzini, si dissocia telefonando in studio. Caos e più procura per tutti. È una guerra in cui non ci sarà vincitore, l’epilogo sarà quello del deserto radioattivo della politica. La caccia a Citizen Berlusconi va oltre ogni limite istituzionale, ormai sconfina nell’odio personale e di fazione. Quando la pioggia e la cenere radioattiva si poseranno, in uno scenario lunare, vedremo avanzare nel Paese una sola armata: quella della magistratura.