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Su Facebook amarcord della destra anni '70

Manifestazione dell' Msi negli anni '70

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In principio fu Ercolino. «Ercolino Sempreinpiedi». Uno pseudonimo dietro al quale si poteva nascondere chiunque. Ma un chiunque non indefinito. Uno di quelli che negli anni Settanta era di destra. Uno «duro e puro». Ha aperto un gruppo di Facebook a cui si sono iscritti trecento «ragazzi che a Roma - ma non solo - in quegli anni facevano della politica (rigorosamente a Destra) una ragione di vita». C'è chi ha continuato a fare politica, chi no, chi lavora in banca, chi fa la casalinga, chi altro. Una commissione valuta le adesioni: Marco Perina (un tempo della sezione Msi di Vigna Clara, oggi Pdl), Alessandro Levanti detto «Yoghi» (Parioli, oggi Pdl), Guido Zappavigna (Garbatella, oggi La Destra), Maurizio Catena (Eur, oggi La Destra), Claudio Barbaro detto «Cully» (Balduina, oggi Fli), Claudio Perruzza (Sommacampagna, oggi Fli); poi in quota extraparlamentari riabilitati ci sono Gabriele De Francisci e Paolo Pizzonia e in quota cani sciolti Stefano Orlandini detto «Bistecca» (Eur). Tutto è partito un po' in sordina. Con una foto di una manifestazione un po' anonima, in cui non si riconosce nessuno. Poi il diluvio. Piovono immagini di archivi personali. Foto di cortei, di scontri. Ma anche flash più privati, più ludici. Soprattutto dei tre campi hobbit, di cui compare anche un video inedito che forse per la prima volta fa respirare che cosa furono questi campeggi politici di fine anni Settanta. E a veder scorrere quei fotogrammi sembra di assistere a una strana Woodstock in cui i ragazzi corrono, ballano, danzano, fanno un girotondo sempre più grande e alla fine si dispongono a terra a formare una immensa croce celtica umana. Ci sono i volti dei ragazzotti allora che poi sono diventati dei vip. C'è un un giovane che viene indicato come Maurizio Mattioli (che vanta un'infinità di partecipazioni tv e cinema) che fa da scorta ad Almirante, passando per Alessandro Di Pietro (che oggi conduce «Occhio alla spesa» su RaiUno) con Marco Tarchi e Bruno Socillo, sino a un baffuto Maurizio Gasparri. O una foto che ritrae assieme la deputata Fli Flavia Perina, l'ex terrorista Francesca Mambro, l'ex ordinovista e oggi scrittore Nicola Cospito, l'ex assessore alla Cultura di Roma Umberto Croppi e Alessandra Rauti, figlia di Pino e oggi giornalista in Rai. L'ambiente si scalda con la foto della contestazione dei ragazzi ad Almirante in piazza del Popolo. E giù i commenti. Stefano Orlandini: «Bellissima!» E Ferdinando Parisella: «Ad Almirante gli ho fatto venire la verminara con queste bandiere!!!!!». Biagio Cacciola sfotte: «Per fortuna c'è chi vegliava in trenche bianco su di voi». Ma è Marco Perina a lanciare il gioco. In rete una foto d'epoca senza didascalia. E gli altri devono indovinare. Alberto Giannelli: «Quello è Antonio Bongi che insulta qualcuno». E Sandro Bucci: «Quello di profilo sono io». Ci sono le foto di un corteo, lo striscione del Fronte della Gioventù di Vigna Clara, di Colle Oppio. Altra foto anonima di due a braccia conserte. Claudio Scotti si riconosce: «Quello a sinistra sono io!». E aggiunge: «A destra è Picchiatorino». E giù ricordi. Vito Gaetano Ragone ne scova un'altra e ci mette pure la didascalia: «Morlupo. Primo Maggio Tricolore. Mitica sezione di Egidio De Mattia. Nella foto Maurizio Igor Gasparri, io, Alessandro Cerqua e Nanni De Angelis». In un'altra immagine compare anche Alessandro Maria Levanti, detto Yoghi e Alessandro Daffinà detto Daffy. Una foto di gruppo a Sommacampagna, un'altra di una partita del Fiamma Parioli. Scrive Ragone: «Si riconoscono Frezza bianca, Er Torinese, Pino er Calabro, La Contessa, Er Tricheco, Lele Macchi, Angelo Mancia, Riccardo Petrella, Massimo Cico Boni, er Catena». Si gioca a scovare qualcun'altro. Sandro Cerea: «Il primo a sinistra è Dindi, 50 chili fa, Andrea Staffieri...». Si apre il capitolo campi. Il programma domani del circolo culturale «Satrico» a Borgo Bainsizza, vicino Latina, nel settembre '77. O quello dei comizi come uno di Almirante a piazza del Popolo: «Da sinistra in piedi: il fratello del Cavallaro (Colle Oppio) - Sergio Cicconi detto Er Cicconi di Centocelle o Cian Cic On (Sommacampagna) - Luigi Arnetoli detto Cecopelo (notare che nella foto era poco più che ventenne - Sommacampagna) - dietro Cecopelo Fabrizio Malhamè detto Grissino (praticamente si vede solo la testa e i Rayban (Sommacampagna) - Sergio Mariani detto Folgorino (Sommacampagna) - alle sue spalle Cornacchione (Quadraro Cincecittà) - a fianco Maurizio Ascenzi (Quadraro Cinecittà) - Raoul Vernarelli (Sommacampagna) - sotto Ascenzi Sandro Rosa detto er Braciola (Sommacampagna - Colle Oppio) - Tonino Moi (via Noto) - accucciati il sottoscritto (non sono mai stato un adone ma questa foto è proprio improponibile) - di fianco Dante Rainò (l'uomo dalla risata a sciacquone di cesso - Colle Oppio)». Piovono i commenti. Pissi Marini ne scova un'altra di un gruppo di ragazzi appoggiati a una macchina, si prova a indovinare, poi lei spiega: «Sono Malpassuti, Edy, Taravelli e Frega». C'è l'immagine di un attentato alla sezione di Sommacampagna, Pietro Peruzza ricorda: «Questa è la volta che siamo usciti fuori mentre passavano i compagni a San Martino della Battaglia e ci hanno caricati poi c'è il botto alla radio e sbagliarono finestre?». Bucci lo corregge: «È Sommacampagna». Paolo Pizzonia annota: «La radio ancora non c'era, è un assalto delle zecche». Amedeo De Francisci scova una foto della Mambro a un matrimonio. Carlo Maria Breschi ne tira fuori una del secondo Campo Hobbit. Egisto Nardi una con Almirante e ricorda: «Gli scontri sulla Trionfale e poi la carica su via Floridiana. E i talloni dei compagni che prendevano a calci il culo loro». E racconta che quello che si sgola è l'attore Mattioli. E poi ci sono le foto della famosa schedatura fatta da «Lotta Continua» di tutti gli esponenti di destra: indirizzi, numeri telefonici di casa, addirittura che tipo di moto avevano con tanto di numero di targa. Ancora un campo Hobbit, il terzo a Castelcamponeschi. Il gruppo della rivista Militia: Nicola Cospito, Enrico Tiano, Annalisa Terranova (oggi al Secolo, ndr), Vincenzo Fratta e i fratelli Milani. La destra degli anni '70 si è ritrovata. Grazie a Facebook.

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