Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Berlusconi «Re Mida» litiga con Lerner: boom di ascolti

default_image

  • a
  • a
  • a

Unblitz in tv del presidente del Consiglio, a pochi giorni dal tentativo di Ballarò - questa volta durante una puntata dell'Infedele di Gad Lerner - e l'opposizione va all'attacco: «Gravissima aggressione, stiamo superando il senso del limite» tuonano Rosy Bindi e Giuseppe Fioroni. Mentre il Pdl si stringe compatto attorno al premier «giustificato»: rientra nel concetto di «legittima difesa». E il giornalista e conduttore all'indomani della sua trasmissione, ci tiene a precisare visto il record di ascolto raggiunto dalla puntata di ieri sera: «Che nessuno per favore scriva: Berlusconi innalza gli ascolti dell'Infedele. Non è vero». Quello delle telefonate del premier Silvio Berlusconi nelle trasmissioni tv di Floris e Lerner per intervenire nel dibattito sul caso Ruby «è un problema ancora non emerso all'esame del Consiglio dell'Autorità per le tlc» fa sapere il presidente della stessa Agcom, Corrado Calabrò. Mentre l'Fnsi sollecita l'attenzione delle autorità di garanzia: «Tanto più - argomenta il presidente della Federazione Roberto Natale - se si dovesse andare ad una competizione elettorale, che non si può affrontare a rischio permanente di rabbiose esondazioni». Dal canto suo, Iva Zanicchi, ospite de L'Infedele durante la telefonata di Berlusconi ha raccontato di essersi sentita «per la prima volta» nella vita a disagio. Zanicchi aggiunge quindi di non aver mai partecipato alle feste di Arcore, «mai stata invitata da Berlusconi a queste cene». E osserva: «Berlusconi sicuramente doveva essere più accorto, non è possibile fare entrare chiunque in casa propria. Ma io credo a quello che dice». All'europarlamentre del Pdl, che non ha seguito «l'invito» telefonico del premier ad abbandonare gli studi è andato il plauso di Emma Bonino. Secondo la radicale, le «va riconosciuto il non essersi comportata come Daniela Santanchè, responsabile a suo avviso «di interpretare scompostamente il copione deciso dal Sultano». Successivamente Zanicchi precisa: «Non ho obbedito al mio presidente e non ho lasciato lo studio perché nel mio piccolo ho cercato di controbattere a quelle mostruosità che venivano dette. Avrei disubbidito - ha aggiunto l'europarlamentare - anche a mia madre per difenderlo». «Non so quale arbitro potrebbe sanzionare Berlusconi per la gravissima aggressione verbale. So per certo che i suoi blitz televisivi sono l'espressione violenta della sua inadeguatezza, politica e morale», fa notare Rosy Bindi, presidente del Partito Democratico. Mentre Giuseppe Giulietti, del gruppo misto, definisce la telefonata un «attacco gravissimo e indecente». Secondo il deputato del Pd e capogruppo in commissione Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta nel caso del presidente del Consiglio «sarà difficile che con insulti telefonici e irruzioni televisive possa contribuire a tenere in vita un Governo inadeguato e immobile». Il Pdl fa quadrato attorno al Cavaliere: «La critica ci vuole, ma a tutto c'è un limite» spiega Osvaldo Napoli. Per Enrico La Loggia l'intervento di Berlusconi è stato «pienamente giustificato» alla luce dell'impostazione del programma, «nel complesso gravemente offensivo».

Dai blog