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I virus informatici come grimaldello

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.Subdola e silenziosa. Senza sangue né corpi dilaniati. Un conflitto nascosto che, però, condiziona la vita quotidiana di miliardi di persone. È la cyberwar. La guerra di Internet dove tutti sono contro tutti. Battaglie epocali a colpi di mouse tra potenze economiche e militari alle quali si intrecciano le incursioni piratesche dei «cavalieri jedi» senza patria e senza bandiera spinti solo dalla voglia di ribellione. La nuova minaccia sono virus sofisticati messi a punto nei sancta sanctorum delle grandi potenze che infettano i pc sparsi nel mondo e «succhiano» informazioni o dissolvono dati. Gli attacchi informatici accrescono il timore delle nazioni che vedono la fragilità delle comunicazioni e della sicurezza delle proprie strutture strategiche. Wikileaks ha dimostrato la vulnerabilità di un sistema chiuso come quello di SIPRNet, Secret Internet Protocol Router Network. Questo è un sistema interconnesso delle reti di computer utilizzati dal Dipartimento della Difesa e il Dipartimento di Stato americano per la trasmissione di informazioni classificate. La Cina si è specializzata in queste nuove strategie di guerra informatica dando vita a «virus» dedicati a ogni necessità di attacco. Così nel 2002 attraverso «Byzantine Candor» Pechino ha rubato una quantità, mai rivelata, di dati sensibili ad esercito Usa e Agenzie federali. Attacco finalizzato allo stesso scopo con «Ghostnet» nel 2007: nel mirino diversi Paesi compresa l'India. Ma l'attacco informatico più recente è stato diretto contro il colosso americano del web. Grazie all'azione di «Aurora», nel 2009 sono stati rubati dai server di Google i codici dei proprietari delle e-mail degli attivisti per i diritti umani cinesi. Compromesse anche le «bacheche» di molte aziende informatiche a stelle e strisce. La nuova armageddon è Stuxnet un virus informatico testato nella centrale nucleare israeliana di Dimona. Si tratta di un programma distruttivo che ha permesso di sabotare un quinto delle centrifughe nucleari iraniane di Natanz. Stuxnet è stata la vera arma segreta grazie alla quale lo stato ebraico è riuscito negli ultimi due anni a rallentare lo sviluppo nucleare iraniano. Se a tutt'oggi, come dicono gli esperti, la prima centrale di Teheran non potrà essere pronta prima del 2015, la causa è nascosta in questo virus, che avrebbe mandato in tilt almeno un quinto del programma nucleare iraniano, vanificando il lavoro fatto dagli scienziati in centrali come quella di Natanz. Per provarne l'efficia gli isareliani avrebbero riprodotto le centrifughe iraniane e poi sottoposte all'azione di Stuxnet. Dal nucleare ai tablet. Sono in aumento in questo scorcio di 2011 gli attacchi per colpire la piattaforma Android e gli iPhone con jailbreak. La forza di Stuxnet deriva dal fatto che può colpire i sistemi industriali e modificare i processi automatizzati, permettendo al cyber-sabotaggio di provocare danni nel mondo reale. Centrale elettriche, reti di comunicazione e di mobilità, controllo aereo: tutto può essere mandato in tilt. La sfida è non rimanere al buio.

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